Un laboratorio, quello di Villa Giulia, che punta ad essere molto più di un semplice passatempo: con l’obiettivo di aiutare l’Associazione Il Piccolo Principe di Bologna, le signore creano pezzi di artigianato unici nel proprio genere con scarti di lana donati dai propri famigliari e con la voglia di aiutare il prossimo promuovendo una moda green grazie al riciclo dei materiali.
Cuscini, ponchi, mantelle per piccoli e grandi, completi top-gonna e tantissime borse di grandezze e modelli diversi: dalla tracolla alla pochette e alle borse per il mare. E il comune denominatore è sempre lo stesso: il crochet, fantasia che aggrega mattonelle colorate e che ricorda il lavoro a maglia delle nostre nonne.
A Villa Giulia il crochet diventa un progetto solidale di artigianato creativo
“L’idea nasce proprio durante la pandemia: tra il 2020 e il 2021 abbiamo avuto un periodo di chiusura e ci siamo inventati la “coperta della nonna”: avevamo avanzi di lana portati dai parenti e abbiamo pensato di creare così una coperta fatta di scarti. Ora, nell’era del consumismo, siamo abituati a comprare spesso in negozio mentre una volta le nostre nonne erano solite creare coperte e maglioni con scarti e avanzi di tessuto – spiega a StartupItalia la dott.ssa Ivonne Capelli che amministra Villa Giulia insieme al fratello Marco -. Siamo partiti, quindi, con una coperta e da qui si è sviluppato tutto il progetto. Con l’estate volevamo continuare a creare: così le nonne, oltre a borse per il mare, hanno creato top e minigonne in cotone, seguendo così una tendenza del momento ma con gli avanzi di tessuto. Anche con l’inverno, le nonne volevano continuare a creare, così si sono inventate borse con quadretti di tessuto e manici in legno di tutti i colori e abbiamo avuto tantissime richieste”.
“Quest’inverno – prosegue Ivonne Capelli – hanno anche creato dei poncho per i bambini piccoli ed è stato molto bello, perché rappresentativo del cerchio della vita, dagli anziani ai bambini. Tutto il ricavato viene donato all’Associazione il Piccolo Principe, una casa famiglia di Granarolo (BO) che accoglie bambini dagli 8 ai 18 anni che hanno famiglie disagiate o con problematiche, quindi è molto bello che le signore siano così impegnate nel progetto. Stiamo andando avanti con questo laboratorio e tutti sembrano amare le creazioni delle nonne. Pensate che alcune lavorano anche in “smart working”: una signora è tornata a casa e continua a lavorare al progetto anche fuori da Villa Giulia”.
Il progetto contemporaneo, che coinvolge le quattro instancabili residenti, Graziella, 78 anni, Marisa, 82, Silvana, 86, e Lucia, 87 anni, continua a crescere stagione dopo stagione.
“Il punto di forza del progetto – spiega la dott.ssa Ivonne Capelli – è l’utilizzo di materiali esclusivamente riciclati, ad esempio gomitoli di lana o cotone che gli stessi familiari donano alla nostra struttura. Questo aspetto di sostenibilità a cui Villa Giulia da sempre è attenta, contro ogni forma di spreco, conferma la nostra volontà di dare una seconda vita agli oggetti – rendendo il risultato finale ancora più autentico e apprezzato. Pensiamo ad una borsa che non usiamo più. Invece di buttarla via, contribuendo all’inquinamento oltre che al consumismo, possiamo provare a reinventarla con l’applicazione del crochet, donandole così nuova vita”.
Un laboratorio che promuove il reinserimento dei più deboli e il benessere psicofisico degli anziani
E tra i benefici connessi al laboratorio di artigianato, il primo riguarda il benessere di chi lavora con i ferri. Le residenti, infatti, non solo si rilassano e si divertono ma riattivano anche la memoria e i loro ricordi. La creatività, inoltre, alimenta l’amicizia anche e soprattutto nella terza e quarta età.
“Loro sono contestualizzate nel momento in cui stanno vivendo: è un progetto che nasce e riflette il nostro tempo – spiega ancora a StartupItalia Ivonne Capelli -. Di base è un laboratorio che non crea isolamento e che punta a dare soddisfazione alle signore: il lavorare a maglia e all’uncinetto anche dal punto di vista cognitivo dona benessere e tranquillità quindi è un progetto che aiuta anche le funzioni cerebrali e cognitive della memoria. Proprio per questo, diciamo che uniamo più benefici, sia per quanto riguarda le signore e sia per quanto riguarda l’obiettivo solidale”.
Il secondo beneficio di questa iniziativa risiede nella beneficenza: i capi e gli accessori in crochet rappresentano, infatti, una donazione per le Onlus, tra queste l’Associazione il Piccolo Principe di Bologna. L’obiettivo primario è proprio quello di sostenere i progetti di reinserimento sociale per i ragazzi e bambini più sfortunati.
“Il futuro del laboratorio continuerà sicuramente anche dopo le festività e l’inverno: abbiamo tante ordinazioni, tante richieste strutturate come se fossimo un vero laboratorio artigianale e le signore si divertono tantissimo – conclude la dott.ssa Capelli -. Ovviamente non è l’unico laboratorio presente a Villa Giulia, ma tra le varie attività di animazione come teatro, ginnastica in acqua e lezioni di inglese, continueremo a creare. Questo laboratorio si potrebbe considerare come una sorta di piccola startup fatta dagli anziani, forse una startup della terza e quarta età: sostenibile, artigianale e con un obiettivo sociale importante”.