Da Hanako Games una visual novel dal mix insolito: il british si mescola con l’anime
Non è la prima volta in cui una software house sperimenta e prova a rielaborare i grandi classici sotto le vesti del medium videoludico. In Italia, per esempio, vi avevamo raccontato la storia di Milano Beyond the Gate, casa di sviluppo indipendente che ha scelto di cimentarsi niente poco di meno che con l’Inferno di Dante per immergere gli studenti in un’esperienza didattica innovativa. Nella recensione di oggi vi parleremo di un classico senz’altro meno noto: A Little Princess è il titolo dell’opera che la scrittrice britannica Frances Hodgson Burnett ha pubblicato all’inizio del ‘900. La storia è quella di una bambina costretta ad affrontare un difficile percorso di vita, dopo una terribile notizia che sconvolge la sua esistenza. Little Lily Princess è il riadattamento che Hanako Games ha realizzato e che abbiamo testato su Nintendo Switch, riscoprendo come una favola europea può essere riletta sotto una lente nipponica.
Leggi anche: La porta dell’Inferno: il videogioco italiano per camminare nella Divina Commedia
La recensione di A Little Lily Princess
Per quanto l’ambientazione di A Little Lily Princess sia la medesima del libro, e dunque sia rimasta ancorata a scenari europei, la scelta della software house è stata quella di aggiungere comunque un tocco anime. Tutti i personaggi che incontreremo nei dialoghi e tornanti della trama sono infatti di evidente matrice manga. Sara Crewe è il nome della piccola principessa ripresa dall’opera novecentesca, una graziosa ragazzina abituata a tutti gli agi che, appena sbarcata in Inghilterra, inizia una nuova vita. Proprio come un romanzo interattivom A Little Lily Princess ha sia una parte a dialoghi sia una parte narrata, necessaria per creare la giusta atmosfera e descrivere situazioni altrimenti impossibili da trasmettere con schermate statiche.