Un viaggio per imparare e insegnare. Incontrerete ragazze avvenenti, disposte a sfidarvi (e ricompensarvi)
Prima di tutto: che cosa è il Mahjong? Per gli appassionati di giochi da tavolo e soprattutto di carte, questa è l’occasione per espandere le proprie conoscenze. Stiamo parlando di un gioco da tavolo tradizionale che ha avuto origine in Cina durante la dinastia Qing (che ha dominato tra il Seicento e inizio Novecento). Il suo successo gli avrebbe poi permesso di raggiungere altre parti del mondo nel corso del XX secolo. Nel nuovo millennio gli sviluppatori di ART Games hanno voluto affiancare al Mahjong un gameplay per conoscere 20 figure femminili affascinanti. Scopriamo di più nella nostra recensione di Another World Mahjong Girl, disponibile su Nintendo Switch.
Il patto con il gamer è il seguente: chi vince ha qualcosa in più da vedere. Lo scambio è onesto e ha il pregio di non essere fine a se stesso. Another World Mahjong Girl non è un titolo, diciamo, solamente concentrato sul Mahjong, dal momento che la narrativa e la presenza di personaggi fantasy molto creativi distoglieranno non poco l’attenzione, costriungendo a qualche pausa di tanto in tanto.
Se Another World Mahjong Girl può stuzzicare la curiosità, soprattutto per questo tentativo di rimanere in equilibrio tra serietà e corteggiamento, dobbiamo sottolineare che non è affatto la prima volta in cui il gioco di carte cinese viene utilizzato a tale scopo. La saga Pretty Girl Rivers ne è un esempio.
Another World Mahjong Girl ha proposto non soltanto fasi di gioco a schermata fissa, come fossimo al tavolo con la sfidante, ma ha anche inserito fasi più narrative, per raccontare un viaggio in cui si conosceremo ragazze avvenenti, con le quali stringere relazioni. Nulla di innovativo, un videogioco dalla stringata sufficienza: rappresenta l’ennesimo titolo rivolto a una nicchia ben precisa di giocatori.