La startup Fiction Factory Games di Stefan Gagne e Aenne Schumann presenta un videogioco dai toni adulti e inclusivi
Seguito di Arcade Spirits, visual novel dal forte gusto Indie che era riuscita a coagulare attorno a sé un buon numero di appassionati, The New Challengers ci riporta in sala giochi con un’avventura testuale dai contenuti maturi e dall’alto sapore inclusivo, dato che dedica parecchio spazio al tema della fluidità sessuale e lascerà il giocatore libero di tessere una relazione affettiva con qualsiasi personaggio voglia (tra i nove presenti), indipendentemente dal sesso del proprio alter ego e del PNG prescelto.
Arcade Spirits The New Challengers, telenovela dei tempi odierni
Ambientato in un futuro prossimo distopico, in cui gli arcade non sono mai tramontati, le sale giochi anni ’80 non hanno mai chiuso e ora ospitano i tornei eSports, Arcade Spirits The New Challengers ci cala nei panni di un alter ego virtuale (lui/lei, avrete capito, sono pronomi dallo scarso valore) che dovrà costituire un proprio team e condurlo alla vittoria.
La strada per il successo sarà però sbarrata da una squadra rivale, capitanata da un personaggio con il quale non tarderemo a tessere un rapporto particolare, di odio e amore. Entrambi appassionati del videogioco Fist of Discomfort 2 Pro, che è un po’ il Fortnite di questo particolare universo immaginato dalle autrici dell’opera, Stefan Gagne e Aenne Schumann, dovremo fare di tutto per far primeggiare la nostra squadra, trovandole sponsor e finanziatori.
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E, come già si anticipava, ci sarà anche modo per lasciarsi andare a piccoli e innocenti flirt o a storie ben più mature e importanti. Numerosi i finali alternativi che potremo vedere terminando il gioco a seconda delle scelte fatte, a iniziare da quelle che determineranno aspetto estetico e caratteriale del proprio personaggio. Come nel predecessore, c’è pure la possibilità di prendere parte al giochino tipicamente arcade (una sorta di Street Fighter) che fa da perno alla narrazione.
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Una trovata tutto sommato simpatica che dona al titolo più brio di quanto non abbiano le altre visual novel. Certo è che avremmo preferito, dato che il titolo è ambientato in una sala giochi, poter mettere le mani su altre simpatiche parodie di coin-op del passato, anche per aggiungere una maggior mole di contenuti rispetto al primo episodio. Quel che è certo, è che Arcade Spirits The New Challengers riesce a trovare un proprio spazio all’interno di un genere sempre più affollato, anche grazie alla convincente caratterizzazione dei tanti personaggi.