Quanto può essere eccitante la vita del poliziotto della stradale da dedicargli ben tre videogiochi?
Negli ultimi anni Rai2 ha iniziato a trasmettere, nella fascia pre-serale, prima del telegiornale, una serie di telefilm incentrati sulla polizia stradale austriaca che sembrano non aver altra ragion d’essere all’infuori di lasciarsi andare a un tripudio di incidenti tra automobili. Forse è sulla base di queste premesse che è stato sviluppato, più o meno nelle stesse zone del Vecchio continente (siamo in Germania) Autobahn Police Simulator 3…
Autobahn Police Simulator 3, meglio il Vigile di Alberto Sordi
Sviluppato da Z-Software ed edito da Aerosoft GmbH, Autobahn Police Simulator 3 si inserisce nel filone delle simulazioni (sempre più ricco, specie su PC, dove agli storici simulatori d’aerei, ferroviari e di bus si sono aggiunti titoli aventi a oggetto i mestieri più disparati) ma lo fa provando a sfruttare la vena avventurosa intrinseca nella professione del poliziotto della stradale. C’è pure un accenno di trama che vede il vostro alter ego riprendere servizio dopo un lungo periodo di convalescenza a causa di un brutto incidente (escamotage per potervi insegnare da zero la professione).
Abbiamo così un videogioco che prova a destreggiarsi tra aspetti simulativi che normalmente non verrebbero presi in considerazione in un action e altri molto più votati all’azione, che di solito non troveremmo in un’opera del genere. Insomma, a missioni piuttosto tediose, in cui occorre limitarsi a effettuare qualche rilievo e a transennare la zona di un incidente, capita che si alterni qualche sporadico inseguimento e qualche loffia sparatoria. Il risultato, però, non è soddisfacente: le parti simulative sono molto noiose, quelle action sono eccessivamente spartane e tagliate con l’accetta. Autobahn Police Simulator 3 riesce insomma nel mirabile tentativo di far storcere il naso su entrambi i fronti.
Questo sia perché i controlli risultano sempre e comunque troppo rigidi – quando si guida ma pure quando si è a piedi e si spara -, sia per via del fatto che la realizzazione tecnica è davvero troppo modesta. Non che sia una novità nel campo delle simulazioni, ma mentre la nicchia affezionata al genere ci può passare tranquillamente sopra, quando un videogioco inizia ad aprirsi a una fascia di pubblico più ampia grazie a trovate action è davvero fin troppo facile accorgersi di quanto l’offerta sia modesta.
Leggi anche: Bus Simulator, mai sognato di guidare un pullman?
Ed è, purtroppo, il caso di questa mediocre produzione tedesca. Non salviamo nemmeno la mappa, piuttosto vasta – vero – ma quasi totalmente ambientata lungo un’autostrada e dunque assai povera di diramazioni (anche se qua e là non mancano punti nei quali avventurarsi a piedi). Insomma, si poteva fare tutto di più e meglio, lungo ogni versante. Speriamo almeno in una patch per smussare i controlli.