La responsabile dello Startup Program di Amadeus ci ha parlato del cambiamento dei viaggiatori e del viaggiare
Chi viaggia, per lavoro o per piacere, ha delle esigenze da soddisfare. A volte si ricorre a viaggi fai da te, altre ci si rivolge ad agenzie specializzate. Ma anche nel caso di quest’ultime, il ruolo e le prospettive sono cambiate nel corso degli anni come ci spiega in un’intervista a StartupItalia Evantia Giumba, responsabile dello Startup Program di Amadeus (qui il sito).
I viaggiatori
“Il profilo dei viaggiatori è cambiato nel tempo proprio perché sono cambiate le persone e le loro abitudini. Le nuove tecnologie, infatti, stanno influenzando non solo il modo in cui viaggiamo, ma anche il modo in cui viviamo. L’innovazione sta anche in come effettuiamo le ricerche per prenotare i viaggi e in come li acquistiamo, sempre più da mobile”, ci ha spiegato Evantia. “Oggi osserviamo un cambiamento anche nelle priorità: le persone non cercano solamente il prezzo più conveniente, ma la scelta di maggior valore sulla base delle proprie esigenze. Questo significa, per i player attivi nel mondo dei viaggi, che la chiave per raggiungere il cliente è la personalizzazione dell’offerta”. Essendo la responsabile, ci parla anche di Amadeus for Startups: un programma che supporta le startup con le tecnologie e competenze consentendo di accedere alle applicazioni per le prenotazioni di viaggi e di connettersi e servire i clienti in modo efficace ed efficiente: “Amadeus ha saputo riconoscere la crescente importanza del ruolo delle startup nell’industria dei viaggi proprio per la loro capacità di creare percorsi di sviluppo disruptive e portare avanti nuovi modi di pensare e nuovi modelli di business. Modelli di business che, peraltro, riescono a rispondere efficacemente ai nuovi trend che abbiamo visto emergere insieme alle nuove tecnologie. Per Amadeus l’innovazione è il motore di tutte le nostre attività”.
La digitalizzazione
“Ha significato senza dubbio un importante cambio di passo per le agenzie di viaggio. Il lavoro delle agenzie si sta trasformando sempre più in una vera e propria consulenza e chi si affida agli esperti è perché cerca il contatto umano e alti livelli di competenze. In più, grazie alla tecnologia, come quella dei visori della realtà virtuale, le agenzie possono far provare ai viaggiatori l’esperienza di essere in aereo o in hotel per facilitare la loro scelta, da quella del sedile alla camera più adatta alle loro esigenze. Un’agenzia deve seguire costantemente le ultime frontiere dell’innovazione per comprendere come le nuove tecnologie possano portare beneficio al nostro settore”. In questo, un ruolo fondamentale lo hanno giocato i social network, come ci conferma Evantia: “Hanno cambiato le regole, diventando parte integrante del processo decisionale del cliente e il motivo è banale, ma non scontato. L’esperienza che ha vissuto un amico, infatti, rappresenta la recensione qualificata per eccellenza, molto più rilevante di 50 consigli su Tripadvisor. Se qualcosa va storto nel viaggio, poi, i social network hanno il potere di amplificare e rendere virale un messaggio o una recensione negativa, molto più di un feedback positivo. È forse proprio per la potenza dei social media che il customer service sta diventando uno degli strumenti più importanti del marketing, se non il più importante”.
Il futuro dei viaggi
“Il futuro dei viaggi lo vedo nel turismo spaziale. Il primo viaggio pianificato da Elon Musk si effettuerà nel 2023, un futuro non così lontano. È vero, il costo dei biglietti non è ancora accessibile a tutti, ma i viaggi suborbitali stanno diventando realtà, come la Virgin Galactic di Richard Branson o la Blue Origini di Jeff Bezos. Il futuro dei viaggi potrebbe essere quello, ma non solo: il panorama che si prospetta per le future generazioni è una vita in cui il viaggio rappresenta parte integrante del proprio lavoro e delle proprie esperienze”.