Il chitarrista svedese Yngwie Malmsteen, uno dei 10 migliori al mondo secondo Time Magazine, ha testato personalmente lo strumento
Sfasciare la chitarra è stato un vero e proprio marchio di fabbrica delle rock band. Un gesto che creava molto scalpore e assumeva un significato politico che andava al di là della semplice ribellione. Ad oggi, però, sarà impossibile replicare questo gesto, perché il gruppo globale di industrial engineering Sandvik ha deciso di mettere alla prova le sue tecnologie all’avanguardia realizzando la prima chitarra indistruttibile completamente in metallo. Sandvik, leader mondiale nell’innovazione e nella produzione di materiali, ha progettato una chitarra indistruttibile per il chitarrista svedese Yngwie Malmsteen, al quale è spettato il compito di testarla.
“Di solito non produciamo articoli di largo consumo, per cui la gente comune non si rende conto di quanto siano all’avanguardia le nostre tecnologie” spiega Klas Forsström, Presidente di Sandvik Machining Solutions. “Creando una chitarra indistruttibile per un musicista esigente come Malmsteen abbiamo dimostrato l’impegno che mettiamo in tutte le complesse sfide di produzione.”
Time Magazine ha inserito Malmsteen nella lista dei 10 migliori chitarristi al mondo. Famoso per il virtuosismo tecnico, è conosciuto anche per la violenza con cui distrugge le sue chitarre. Maestro dell’heavy metal, Malmsteen ha pubblicato 30 album e da trent’anni sfascia le sue chitarre sul palco. “Questa chitarra è una bestia! Tanto di cappello. Sandvik evidentemente sa il fatto suo, non si può negare” ha commentato dopo averla provata. “Il risultato è straordinario. Con tutto l’impegno possibile, non sono riuscito a sfasciarla”.
“Potete anche provare a usare la chitarra come un martello: vedrete che non si rompe”
Per affrontare la sfida, i tecnici Sandvik si sono avvalsi della collaborazione del noto musicista e imprenditore Andy Holt di Drewman Guitars, che li ha aiutati a realizzare un prodotto in linea con gli standard esigentissimi di Malmsteen e con la sua incredibile velocità di esecuzione. Il punto debole di ogni chitarra è l’attaccatura del manico al corpo. Sandvik ha risolto il problema fresando il manico e l’hub principale che penetra nel corpo in un unico pezzo. “Potete anche provare a usare la chitarra come un martello: vedrete che non si rompe” spiega Holt.
Questo strumento è frutto della collaborazione tra varie divisioni di Sandvik. Per realizzare il corpo della chitarra con la stampa 3D, l’azienda ha potuto contare sulla propria esperienza di leader nel campo delle polveri metalliche e dell’additive manufacturing. Con i laser è stata quindi creata la forma del corpo, fondendo polvere di titanio finissima, strato dopo strato. Questi strati erano sottilissimi, di spessore inferiore a quello di un capello.
Il manico e i tasti della chitarra sono stati realizzati su un’unica macchina, a partire da un blocco pieno di acciaio inossidabile riciclato. Per irrobustirla, è stata utilizzata una nuova struttura costituita da un reticolo super leggero, che è stata inserita tra il manico e i tasti della chitarra. Questa struttura reticolare in acciaio super-duplex, un’innovazione recentemente introdotta da Sandvik, rappresenta il materiale più robusto al mondo in rapporto al peso.