Street food e fashion: nasce un aggregatore per le due eccellenze italiane grazie al quale scoprire dove si trovano i tuoi camioncini preferiti e diventarne follower. Come funziona WeStreet
Cibo e moda hanno molto in comune. Non sono solo due eccellenze italiane ma sfoggiano anche, nella loro versione “stradale”, una modalità di distribuzione analoga: quella dei furgoncini e delle sfiziose Apecar. Se lo street food è ormai un fenomeno consolidato su scala internazionale, e in Italia ha trovato una sua formidabile declinazione certificata da decine di festival dedicati, lo street fashion – o come preferite chiamarlo – è in realtà anch’esso da sempre un elemento distintivo del modo in cui facciamo acquisti.
La piattaforma WeStreet
Chi non cerca qualche occasione al mercato? Anche gli abiti, le scarpe e gli accessori stanno tuttavia vivendo una fase di emancipazione, sganciandosi appunto dalla vecchia tradizione del mercato per muoversi più elasticamente sul territorio. In entrambi i casi, il problema da sciogliere è uno. Ed è strano che nessuno avesse pensato prima alla soluzione: come si fa a sapere dove sono i camioncini? E come si fa a seguirli? Ci pensa una nuova piattaforma battezzata WeStreet.
Come funziona
Si tratta dell’unico aggregatore di food & fashion truck d’Italia. L’applicazione, da pochi giorni disponibile per iOS e Android (ma anche in versione desktop) consente di conoscere, in base alla propria posizione, quali truck ci sono nei pressi. Anche scegliendo fra i due ambiti, food e fashion. Cliccando sul segnapunto si apre la scheda del camioncino con foto, descrizione e contatti. Oltre che con una sezione riservata alle immancabili recensioni. L’aspetto interessante è che l’utente può diventare follower del rivenditore: accendendo il cuoricino sopra la foto si saprà sempre in che punto della città si trovano i propri truck preferiti. Per organizzare una passeggiata o uno spuntino scoprendo magari nuovi angoli del territorio o quartieri poco battuti.
Il Tripadvisor della cultura street
Tecnicamente la piattaforma potrebbe allargarsi anche ad altre categorie merceologiche, facendo di WeStreet una sorta di Tripadvisor della cultura street. Oltre che per gli utenti, però, il progetto ha un suo senso anche e soprattutto per i venditori ambulanti. Dalla localizzazione alla creazione della propria pagina fino alle campagne di marketing personalizzate, magari con couponing, la gestione della vetrina dei prodotti e la quella degli ordini online. Sì perché il prossimo passaggio messo in campo dal 37enne fondatore Lino Del Cioppo è proprio quello di fornire a WeStreet anche un taglio food delivery e organizzare dunque le consegne a domicilio dei prodotti venduti dalle gustose Apecar.
Anche eventi e incubatore
Secondo punto di sviluppo, gli eventi privati. L’idea di WeStreet è anche quella di portarsi nel giardino di casa il proprio truck preferito carico di fritti caldi, panini gourmet o golosità etniche. Infine, sempre rimanendo sul lato degli affari, la piattaforma si propone come incubatore per chi voglia lanciare un’attività simile, curando le pratiche per la licenza di vendita o la scelta del mezzo più adatto.
Il fondatore
Del Cioppo è originario di Termoli, in Molise, ma vive a Roma da 15 anni. Laureato in economia ed executive Mba alla Luiss Business School, ha iniziato la sua carriera in una multinazionale come consulente per poi approdare in un gruppo italiano operando su vari progetti nazionali e internazionali in ambito integrazione e ricoprendo ruoli manageriali fino alla carica di amministratore delegato. Dal 2010 è alla guida del gruppo di consulenza informatica Key Partner, di cui è co-founder. Oggi il gruppo Key Partner, con sede a Roma e Milano, ha un organico di circa 100 specialisti e un volume di affari di 5 milioni di euro l’anno. WeStreet è insomma un suo progetto parallelo.
“Nei miei primi di anni di lavoro in una multinazionale ero così impegnato in ufficio che non riuscivo a trovare il tempo nemmeno per comprarmi un paio di calzini – racconta Del Cioppo – così, quando tornavo dai miei in Molise, mia madre precauzionalmente mi faceva trovare uno stock di biancheria nuova, che acquistava da un ambulante di sua fiducia, il signor Basso. Vendeva solo merce di qualità, la migliore biancheria che abbia mai usato. Ma un bel giorno, il venditore che riforniva i miei cassetti, non era più al solito posto, era andato altrove. Un vero guaio. Al tempo non tutti avevano un cellulare e non sapemmo più come rintracciarlo”.
Da qui, l’idea di WeStreet: “Per anni – racconta ancora il fondatore – ho pensato a come ovviare a situazioni di quel tipo. Oggi la tecnologia ci aiuta a semplificare le nostre giornate. Questa applicazione guarda contemporaneamente alla crescita del commercio itinerante, un settore con potenzialità enormi, all’innovazione digitale e alle specificità del nostro Paese. Siamo leader nel cibo e nella moda, perché non promuoverli ancora meglio grazie ad un’app?”. Cominciamo a non perderceli per strada.