In occasione della Giornata nazionale contro lo spreco alimentare la piattaforma di food delivery presenta la sua vaschetta con Cuki e il Banco Alimentare
JustEat si unisce a Cuki e al Banco Alimentare per il progetto #iononsprecoconSaveBag. L’obiettivo è ovviamente sensibilizzare clienti e ristoratori contro lo spreco alimentare in Italia e di farlo in occasione della Giornata nazionale dedicata al tema che si celebra il 5 febbraio.
Che cos’è la Save Bag
Che cos’è Save Bag? Si tratta di una vaschetta antispreco inventata da Cuki fin dal 2016 e nata sempre in collaborazione con la Fondazione Banco Alimentare per recuperare il cibo in eccedenza nelle mense aziendali. Grazie a Just Eat e al suo progetto Ristorante solidale la Save Bag arriva adesso in edizione speciale nei ristoranti partner dell’applicazione di cibo a domicilio.
Purtroppo, almeno per il momento, non ovunque. Si parte con i primi 50 locali che proprio dal 5 febbraio avranno a disposizione la Save bag su Milano, Torino e Roma. Poi l’iniziativa si allargherà a tutto il Paese grazie alla possibilità, per oltre 10mila ristoranti partner di Just Eat, di richiedere gratuitamente Save Bag sullo shop dedicato, www.justeatshop.it.
Ancora pochi chiedono la “doggy bag”
D’altronde, secondo una ricerca condotta da Just Eat fra i propri ristoranti partner, oltre la metà dei locali intervistati offre la possibilità ai propri clienti di portare via il cibo non consumato durante il pasto. Tuttavia sono ancora pochi i clienti che sfruttano di questa opportunità e chiedono di incartare e portare a casa il cibo avanzato: solo il 12% lo fa quasi sempre, il 10% una volta su due, il 28% raramente e quasi il 50% quasi mai. Un bel problema.
In fondo, è solo una questione di consapevolezza. “C’è bisogno di più informazione sul tema” dichiara infatti oltre il 35% dei ristoranti intervistati. Oltre la “doggy bag” e spaziando verso il tema più ampio dello spreco, incide sicuramente la scarsa conoscenza dei ristoranti della cosiddetta legge Gadda 116/2016, introdotta proprio per favorire il recupero e la donazione delle eccedenze alimentari a fini di solidarietà. Più della metà dichiara di non conoscere, rispetto al 16% che sa di cosa si tratta.
il 50% dei ristoratori dichiara eccedenze
Il fenomeno dello spreco è ancora enorme. Oltre il 50% dei ristoratori dichiara di avere delle eccedenze, il 32% una volta alla settimana e il 20% più di una. Anche se, per fortuna, cresce rispetto a simili rilevazioni effettuate dalla piattaforma tre anni fa la percentuale di coloro che rispondono di non avere mai eccedenze (40%), spiegando di ottimizzare la spesa giornaliera (75%) e appunto di utilizzare le “save bag” per i clienti (40%) come azioni quotidiane per non aggravare la problematica dello spreco di cibo, mentre quasi il 18% dona pasti a chi ne ha bisogno a fine giornata. A finire fra i rifiuti sono fondamentalmente frutta e verdura, piatti pronti (panini, insalate, tramezzini, piatti unici composti) e poi pane, uova e latticini. Infine carne e pesce.
JustEat: un pasto per ogni Save Bag postata su Instagram
“La scelta di collaborare con due realtà di valore come Cuki e Banco Alimentare nasce dalla volontà di continuare a sostenere la missione iniziata più di due anni fa con Ristorante Solidale, promuovendo sempre nuove iniziative legate al tema dello spreco e alimentando azioni virtuose per i nostri ristoranti e i consumatori, sostenendo al contempo concretamente chi ne ha più bisogno – ha spiegato spiega Daniele Contini, country manager di Just Eat in Italia – la leva del digitale in chiave social, in particolare, ci consente di educare ancor meglio i consumatori, sfruttando strumenti già utilizzati al ristorante, come Instagram, che possono dunque avere un ruolo di semplificatore verso nuove abitudini anti-spreco”.
Non basta. Per ogni vaschetta richiesta al ristorante dai clienti, e utilizzata per portare a casa con sé il cibo avanzato, Just Eat donerà infatti un pasto a favore di Banco Alimentare, organizzazione che dal 1989 ogni giorno sostiene circa 8mila associazioni che accolgono più di un milione e mezzo di persone in difficoltà. Per avviare la donazione basterà scattare una foto della propria Save Bag e condividere lo scatto su Instagram usando l’hashtag #iononsprecoconsavebag e ricordarsi di taggare l’account @justeat_it. Just Eat premierà inoltre il cliente, per la prima vaschetta postata, con uno sconto del 15% utilizzabile per ordinare a domicilio dal proprio ristorante preferito. Per i ristoranti partner di Just Eat, il kit Save Bag sarà invece disponibile gratuitamente sullo shop dedicato, www.justeatshop.it, con all’interno le vaschette antispreco e il materiale informativo per far conoscere ai clienti l’iniziativa e incentivare l’utilizzo delle vaschette.
“Insieme a Just Eat abbiamo compiuto un altro importante passo nella lotta allo spreco alimentare contribuendo anche a diffondere una buona pratica come quella di portarsi a casa il cibo non consumato nei ristoranti – ha aggiunto Carlo Bertolino, direttore marketing divisione largo consumo di Cuki Cofresco – questa abitudine, ormai consolidata all’estero, in Italia incontra ancora resistenze e provoca imbarazzo. Cuki, inoltre, da tempo è impegnata nell’attività di responsabilità sociale, offrendo i propri contenitori per la protezione, trasporto e conservazione degli alimenti a sostegno del Progetto Siticibo del Banco Alimentare: con il progetto Cuki Save the Food in otto anni sono state recuperate oltre 10 milioni di porzioni di cibo non consumato dalle mense aziendali, scolastiche e ospedaliere, destinate agli enti caritativi impegnati a offrire pasti agli indigenti”.