Quello di poter “non finire il libro” è uno dei dieci diritti del lettore enunciati da Daniel Pennac nel suo saggio “Come un romanzo”. Perché, in fondo, leggere è un atto personale e ognuno è lettore a modo suo. Quindi, la vera inclusività della lettura non sta nell’individuare un testo che possa andare bene a tutti, ma nel fare in modo che ogni persona possa trovare il libro giusto per sé nel panorama generale dell’editoria.
Seguendo questo principio, nella piovosa sera del 2 marzo 2010, nasce a Crema uovonero, casa editrice specializzata in libri speciali, ideati per dare a tutte le bambine e i bambini, compresi quelli che hanno difficoltà di lettura di vario genere, il piacere di leggere e di condividere gli stessi libri.
“Uovonero” e “Lo spettro delle delizie”
A raccontare la storia di questa casa editrice sono stati Enza Crivelli e Sante Bandirali, due dei tre fondatori (insieme a Lorenza Pozzi), nel corso di un incontro organizzato a Bergamo da “Lo spettro delle delizie”, negozio dove è possibile acquistare numerosi prodotti della tradizione enogastronomica italiana, tutti legati ad associazioni che creano opportunità di apprendimento e lavoro per persone dello spettro autistico. Un luogo accogliente e innovativo, in cui si intrecciano gusto, cultura e inclusione: c’è anche un angolo dedicato alla lettura, dove si possono trovare molti titoli del catalogo di uovonero.

Da destra a sinistra: Enza Crivelli (cofondatrice e direttrice scientifica); Sante Bandirali (cofondatore e direttore editoriale); Britta Teckentrup (autrice e illustratrice di diversi titoli uovonero); Lorenza Pozzi (cofondatrice e direttrice commerciale)
uovonero, l’idea della diversità
Da dove nasce nome uovonero? “Volevamo un nome che fosse breve, facile da ricordare, e che potesse trasmettere immediatamente un’idea di diversità. Lo abbiamo preso in prestito da una fiaba di Luigi Capuana, “L’uovo nero” per l’appunto, che contiene anche in forma metaforica diverse allusioni a temi che ci stanno cari”, hanno spiegato Crivelli e Bandirali.
Una diversità che spaventa, ovvero l’uovo nero che nessuno vuole comprare al mercato, una coppia genitoriale – la gallina e la contadina – non convenzionale, una diversità che infastidisce gli altri, perché il galletto nato dall’uovo nero disturba di giorno e di notte tutta la corte al castello. E ancora, la considerazione che la diversità rimane per sempre, perché il galletto, anche dopo essersi trasformato in un essere umano, non riesce a fare a meno di fare chicchirichì, e l’importanza della collaborazione tra professionisti e genitori nel trattamento dell’autismo: per ogni problema si torna a chiedere consiglio alla gallina, mamma dell’uovo nero e vera esperta di questo caso specifico.
Riempire un vuoto nell’editoria
Uovonero nasce per “riempire un vuoto nell’editoria”, hanno raccontato i fondatori. “Tempo fa non esistevano libri per persone neurodivergenti, che hanno uno stile di pensiero più visivo che verbale. Così li abbiamo ideati noi: oltre a essere accompagnate da belle illustrazioni, le storie sono narrate attraverso il supporto di logogrammi, che facilitano il collegamento con il testo alfabetico. Per questo si tratta di pubblicazioni indicate non solo per persone autistiche, ma per tutte le persone che possono avere qualche difficoltà nella lettura, così come per tutti i bambini piccoli, che ancora non sanno leggere”.
L’articolazione delle collane di uovonero descrive da sola il progetto editoriale: libri con rinforzi comunicativi, per bimbi in età prescolare, stranieri o con difficoltà cognitive, che utilizzano strumenti di CAA (comunicazione aumentativa e alternativa) come i simboli PCS (nella collana di fiabe tradizionali pesci parlanti) o i simboli WLS (nella collana i libri di Camilla, versioni accessibili di celebri albi illustrati); saggi sull’autismo (i raggi); albi illustrati, libri di narrativa che aiutano gli altri a capire e ad accettare chi è diverso (i geodi); libri di narrativa ad alta leggibilità che affrontano il tema della dislessia in modo attento ma leggero e divertente (abbecedanze). Infine, una collana di giochi per divertirsi e imparare, nel rispetto delle diversità e della collaborazione non competitiva (altrimenti).
Valorizzare tutti i tipi di menti
“Il messaggio che vogliamo trasmettere è che la diversità è un valore, per questo è Importante valorizzare tutti i tipi di menti e di funzionamento”, hanno proseguito i fondatori della casa editrice, i cui titoli hanno vinto diversi premi letterari, tra cui lo Strega Ragazzi e Ragazze. “Un libro non deve essere accessibile a tutti, anzi: non potrebbe nemmeno esistere un volume simile, perché dovrebbe concentrare troppe peculiarità e differenze, quindi per fare un libro si fanno scelte specifiche, pensando a un pubblico specifico. L’importante è avere una varietà di strumenti diversi, che possano incontrare le diverse caratteristiche delle persone: la bibliodiversità è una grande ricchezza”.
“Il mistero del London Eye”
Un esempio della filosofia su cui si basa uovonero? “Il mistero del London Eye” di Siobhan Dowd. “Si tratta del primo romanzo che abbiamo pubblicato, che ha vinto il Premio Andersen nel 2012 ed è anche il nostro bestseller, con oltre 200.000 copie vendute”. Un libro di narrativa che ben incarna lo spirito di diffusione della cultura neurodivergente. Un giallo pensato per ragazzi e ragazze, ambientato sulla ruota panoramica di Londra in riva al Tamigi, ma adatto a lettori e lettrici di tutte le età. Il protagonista, nonché voce narrante, è un dodicenne autistico, che condivide così i suoi pensieri, le sue difficoltà, i suoi interessi. “Entrando nella sua mente è possibile scoprirne il funzionamento e capire il perché di certi comportamenti peculiari, imparando così anche a relazionarsi con le persone autistiche. Il nostro obiettivo non è pubblicare libri per spiegare l’autismo, ma raccontare belle storie, che permettono di avvicinarsi ai temi della diversità, dell’inclusione e della disabilità fisica. Storie n cui la neurodivergenza e la neurotipicità convivono, così avviene come nella realtà”, hanno concluso i fondatori di uovonero, che pubblica una ventina di titoli all’anno.

I nidi dell’uovonero
Un ultimo progetto, infine, è quello dei “nidi dell’uovonero”, ovvero una rete di librerie accessibili e inclusive, dove libraie e librai competenti e preparati sanno accogliere e consigliare tutti i bambini, neurotipici o neurodivergenti, grazie allo specifico percorso di formazione su accessibiltà, inclusione, accoglienza e comunicazione offerto da uovonero. Attualmente ce ne sono 136, sparse in tutta Italia (si possono trovare qui).