Dopo l’arrivo della pandemia e le chiusure avute negli scorsi mesi, gli italiani stanno modificando le abitudini riguardo agli acquisti
La pandemia sta cambiando, e in parte ha già cambiato, numerosi aspetti della vita delle persone. Non solo nel modo di lavorare o di relazionarsi nel tempo libero, ma anche nelle abitudini più comuni e, fino a pochi mesi fa, scontate e ormai automatizzate. Ad esempio, il modo di fare la spesa. Per capire meglio quali nuovi trend sono emersi in questa fase emergenziale, Cortilia, mercato agricolo online che mette in contatto consumatori e agricoltori, ha realizzato un questionario a oltre 4.200 clienti, in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione dello scorso 16 ottobre. I temi principali analizzati sono stati due: le abitudini di spesa e i consumi alimentari a casa e fuori casa.
© Foto: Cortilia
Due su tre hanno cambiato abitudini nel comprare il cibo
Il Covid ha cambiato le modalità di acquisto dei cittadini, ma come? E in che quantità? Secondo l’analisi di Cortilia, più del 66% degli intervistati ha modificato il modo di fare la spesa alimentare, rispetto al periodo pre-lockdown. Ciò detto, per oltre la metà delle persone sentite (54%), la frequenza della spesa per l’acquisto di cibo è rimasta la stessa.
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I cambiamenti arrivano quindi nei canali di acquisto. Prima del sopraggiungere della pandemia, il 77% degli utenti sceglieva il supermercato per i propri acquisti “spesso o sempre“. Percentuale visibilmente scesa al 49% dopo la diffusione del Coronavirus, una tendenza che gli intervistati tuttora confermano. Ed ecco che, a questa riduzione dei canali tradizionali, si affianca l’ormai irriducibile aumento dell’e-commerce. Il 54% del campione ha affermato che prima del lockdown faceva la spesa online “raramente o mai“. Un dato crollato, oggi, al 13%, mentre il 25% degli intervistati ora preferisce l’online “sempre” e il 61% “spesso“.
Inoltre, risulta in crescita di circa 5 punti percentuali la percentuale di chi sceglie il food delivery da ristoranti “spesso“. Il principale motivo di effettuare la spesa online è ancora, e il dato è destinato a rafforzarsi nei prossimi mesi visto l’andamento dei contagi, la percezione di maggior sicurezza. Risposta data da quasi il 58% delle persone interpellate nella survey di Cortilia. In ogni caso, fare spesa online non è la stessa cosa che “in presenza”, al supermercato o al discount. Oltre il 28% acquista “più spesso” rispetto al passato ingredienti o preparati per realizzare in casa prodotti da forno o pasticceria. In altre parole, l’e-commerce esalta il lato chef degli italiani.
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Quanto si va al ristorante all’epoca del Covid?
Più del 60% degli intervistati ha cambiato abitudini di lavoro, a seguito dell’emergenza sanitaria. Ad oggi, quasi il 40% lavora, almeno in parte, a casa e il 30% sempre da casa. È evidente che questo abbia cambiato anche le tendenze di consumo alimentare. Il 66% degli utenti sentiti ha dichiarato di andare a pranzo fuori “meno spesso” rispetto a prima del lockdown. Percentuale che aumenta al 68%, se si considera la cena. Mangiare fuori è percepito come “meno sicuro” dal 72,4% dei clienti coinvolti nel sondaggio. E, aspetto poco noto, questo calo non è compensato dall’organizzazione di cene con ospiti in casa: il 64% degli intervistati ha dichiarato di invitare gli amici a cena “meno spesso” di prima.
© Foto: Cortilia
Riguardo al pranzo fuori casa, il 47,7% dei casi lo consuma al bar o al ristorante, il 42,7% lo porta da casa e solo il 9,6% usufruisce di una mensa aziendale. La quasi totalità di chi lavora da remoto (94,8%) si prepara il pasto in casa. Questi mutamenti hanno portato tuttavia anche effetti positivi. Difatti, per quasi la metà degli intervistati, il 48,2%, cambiare le abitudini sul cibo è corrisposto a un miglioramento della propria alimentazione. La stessa percentuale ha però affermato di avere una vita più sedentaria rispetto al periodo pre-Covid.
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“Questa situazione di crisi, che tutti speriamo possa giungere al termine il prima possibile, ha avuto tra i suoi effetti anche quello di rompere molti pregiudizi e diffidenze nei confronti dell’e-commerce“, ha osservato Marco Porcaro, CEO e founder di Cortilia. “Lo sdoganamento del digitale sta portando a un vero e proprio consolidamento delle abitudini di spesa. L’accelerazione che ci aspettavamo sta avvenendo”, prosegue Porcaro. “Ce lo conferma il 25% degli intervistati, che ha dichiarato di usare sempre canali digitali per gli acquisti di prodotti alimentari”. Insomma, se non è per tutti un addio al supermercato, per molti è comunque qualcosa di molto simile. Chissà se le realtà artigianali saranno in grado di rimettersi al passo coi tempi e sfruttare l’occasione di diventare i nuovi preferiti nella spesa degli italiani.