Virtual headset saranno posizionati nei supermercati inglesi dove i clienti saranno immersi in un ambiente virtuale e verranno guidati dalla voce di Peter Simpson, fondatore della Guinness
La realtà virtuale è una tecnologia in grado di cambiare profondamente anche le tecniche pubblicitarie degli operatori del settore alimentare. Il mercato della realtà virtuale, che dovrebbe crescere fino a raggiungere il valore di 70 milioni di dollari entro il 2020, è già stata banco di prova per alcune aziende del settore food: proprio lo scorso anno, il brand americano Post aveva lanciato una campagna pubblicitaria in realtà virtuale per il proprio marchio Pebbles, nella quale gli utenti potevano disegnare un murales o utilizzare pistole ad acqua. Oliver Perez, responsabile del marchio Pebbles, aveva dichiarato che l’esperienza vissuta grazie alla realtà virtuale voleva rimandare alle sensazioni provate dagli utenti quando mangiano i cereali. Se ne sono accorti anche alla Guinness. Ecco come.
La campagna Guinness
Guinness ha deciso di sfruttare le potenzialità della realtà virtuale per identificare i sapori e gli odori specifici che rendono le proprie birre. La campagna ha lo scopo di avvicinare maggiormente i clienti al marchio. I virtual headset saranno posizionati nei supermercati inglesi della catena Tesco. I partecipanti saranno immersi in un ambiente virtuale, dove verranno guidati dalla voce di Peter Simpson, fondatore della Guinness, che suggerirà quali birre assaporare, man mano che gli utenti proseguiranno nel percorso suggerito.
Luci e suoni selezionati da Oxford
Le luci, i suoni e i diversi aspetti astratti dell’ambiente ricordano i diversi componenti della birra. Ad esempio, l’odore di pompelmo della birra Hop House 13 è accentuato da «un’esplosione di forme vivaci, veloci e angolari, accompagnate da suoni acuti che farebbero emergere l’amarezza della birra» ha dichiarato uno dei responsabili del programma. L’abbinamento tra luci, suoni e tipologia di birra si è basata su alcune ricerche di Charles Spence, ricercatore specializzato in psicologia sperimentale alla Oxford University.