Una startup innovativa tedesca riporta in vita Larry Laffer, il Jerry Calà del mondo videoludico. Ma ce n’era davvero bisogno?
Sono davvero tanti i parallelismi che si potrebbero tracciare tra Larry Laffer e il buon Jerry Calà. Anzitutto la somiglianza tra i due personaggi: quando chi scrive questa recensione era piccolo e circolavano già gli episodi videoludici di Larry, attratto com’ero dalla grafica cartoon delle confezioni di quei giochi (non sapevo ancora che i contenuti fossero da 18+), ero arrivato a pensare che il protagonista del gioco fosse davvero l’attore italiano, vista la somiglianza fisica (negli anni ’80 il vero Larry era molto più tarchiato e largo in vita, provate a googlare…). Ma Larry Laffer è sul serio il Jerry Calà del videoludo: è perennemente circondato da donne bellissime, le sue avventure sono sempre a sfondo erotico, le battute sempre maliziose, ma tutto si conclude puntualmente con una risata un po’ amara per la grossolanità della sinossi e per l’esasperazione della comicità e delle trovate. Terzo motivo che li accomuna: se oggi voi interrogaste un giovane su chi siano Larry e Jerry, vi guarderebbe esterrefatto con due occhi vuoti grossì così. Sono, insomma, protagonisti di un’altra era fa. Ma Larry non lo ha ancora compreso e infatti si presenta indefesso ai videogiocatori del ventunesimo secolo con una nuova avventura: Leisure Suit Larry Wet Dreams Dry Twice.
Scherzetti maliziosetti in Leisure Suit Larry Wet Dreams Dry Twice
A ben guardare, anche il motivo principale per cui uno, negli anni ’80, comprava un videogioco con Larry Laffer era perché costituiva una versione “eroticheggiante” di Monkey Island. C’erano insomma battute spinte e situazioni peccaminose. Ma oggigiorno, con tutto il porno che si trova su Internet e il soft-porno che vedete in televisione, il povero Leisure Suit Larry Wet Dreams Dry Twice rischia di essere solo derivativo, scontato e banale. Chi vuole osare, ormai, finisce con l’essere volgare mentre se resta a metà del guado sarà comunque superato dalla comicità spinta di cartoni come Family Guy (I Griffin), American Dad, o quei filmetti demenziali à l’American Pie.
Per questo, anche la comicità di Leisure Suit Larry Wet Dreams Dry Twice risulta anacronistica. Di più: fuori tempo massimo. Fa ghignare talvolta chi, come il sottoscritto, è nato negli anni ’80, ma lascerà quasi certamente indifferenti i più giovani. Come alla fine lasciano indifferenti i tanti, troppi, riferimenti ai genitali maschili e femminili, ricorrenti sia nei dialoghi, sia negli sfondi, comunque molto belli e disegnati a mano (parliamo dei fondali, eh?), proprio come accadeva una volta. Insomma, c’è davvero qualcuno che scoppia a ridere sapendo che Larry è sbarcato a Cancúm? Ecco, ci siamo capiti…
Poi, per fortuna, qua e là qualche sorriso effettivamente glielo si concede, come quando saremo rapiti da un gruppo di amazzoni lesbiche, o durante i siparietti tra Larry e l’intelligenza artificiale del suo smartphone (il PiPhone, buttato lì solo per far vedere che anche il gioco, nonostante le apparenze, sia ambientato nel 2021), ma è solo perché Leisure Suit Larry Wet Dreams Dry Twice resta indifferente al pensiero dominante del politically correct odierno.
Anzi, i riferimenti al fatto che la società tenda a non tollerare più certe battute abbondano, ma il buon Larry se ne sbatte. E, lo ammettiamo, non può che farci piacere, visto che è in quei frangenti che si riscopre la sua anima comica e pure un po’ coraggiosa. Per il resto, però, Leisure Suit Larry Wet Dreams Dry Twice si conferma anacronistico anche dal punto di vista del gameplay: è infatti un’avventura grafica dall’incedere molto lento e, quel che è peggio, casuale.
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Ci verranno dati pochissimi indizi per risolvere i tanti, tantissimi enigmi (molti sembrano posticci, messi per fare numero) e, se lo giocherete su Nintendo Switch, sappiate che il gioco saprà farvi uscire dai gangheri, visto che sfrutta in modo pessimo il sensore touch. Spesso proverete a raccogliere un oggetto o a interagire con un altro, ma dato che sono posizionati accanto a un altro punto di interesse, capiterà che il gioco continui a “sentire” chiamato in causa quello vicino e vi dirà che non c’entra nulla con la risoluzione dell’enigma che state provando a sbrogliare. Ma sarà un errore del gioco e voi continuerete a peregrinare per le ultime stanze procedendo alla cieca alla ricerca di una soluzione che pure avevate già individuato…
Come per la comicità e il gameplay, pure gli altri riferimenti al mondo del pop sono datati: Leisure Suit Larry Wet Dreams Dry Twice chiama in causa Star Wars (ovviamente la trilogia classica), Star Trek, Blade Runner (il primo) e, immancabilmente, Monkey Island. Ma chi oggi ha meno di 30 anni probabilmente coglierà ben poco ed è facile che si stufi anche prima, proprio per le sue meccaniche di gioco d’altri tempi. Intendiamoci, non stiamo dicendo che le avventure grafiche siano morte e sepolte, anzi, proprio su Nintendo Switch stanno vivendo la loro seconda giovinezza (il gioco è disponibile anche su PlayStation 4, Xbox One, Microsoft Windows, macOS e Classic Mac OS), ma a patto di saperle rendere più frizzantine, e con questo non intendiamo che è necessario sommergerle con battutine maliziose da film di Calà.
Stiamo piuttosto suggerendo di aggiungere qualche aiuto in più, aumentare l’interazione coi personaggi, abbreviare i dialoghi, a dir poco interminabili e spesso al limite della pedanteria (basti pensare che all’inizio del gioco vi verrà fatto il riassunto di quanto accaduto nel predecessore, Leisure Suit Larry: Wet Dreams Don’t Dry sebbene non sia necessario conoscere gli antefatti per giocare a questo). Da questo punto di vista, la startup innovativa tedesca Crazy Bunch avrebbe dovuto lavorare con maggior impegno per traghettare il buon Larry nel XXI secolo. Così facendo, invece, giocare a Leisure Suit Larry Wet Dreams Dry Twice oggi è come guardare un film di Jerry Calà su VHS: farà sorridere solo chi ha già qualche decade sulle spalle e soprattutto perché inviterà a riflettere su quanto fossimo più semplici all’epoca (bastavano davvero i peggiori doppi sensi a puntellare una commedia, o, insegna Larry, un videogame), lasciando invece impietrito chi è più giovane.