La seconda vita di libri, mobili e suppellettili fa bene all’ambiente e genera un flusso di denaro di primaria importanza. E i mercatini si spostano online
Tra i rifiuti prodotti in Italia ogni anno, una grande parte è costituita da beni durevoli che potrebbero essere ancora utilizzati. Secondo Occhio del Riciclone, che insieme ad Utilitalia realizza ogni anno il Rapporto Nazionale sul Riutilizzo, tale quantità ammonterebbe annualmente a 600.000 tonnellate, circa il 2% della produzione nazionale di rifiuti. Parliamo di mobili, elettrodomestici, libri, giocattoli e oggettistica che, in mancanza di un quadro normativo capace di favorire la strutturazione di vere e proprie filiere, quasi mai vengono riutilizzati: il danno ammonterebbe a circa 60 milioni di euro l’anno relativo ai costi di smaltimento, senza considerare il valore degli oggetti di seconda mano all’interno del mercato dell’usato.
Dove si trovano i mercatini dell’usato?
Molte sono le iniziative che possono essere messe in campo per valorizzare adeguatamente questo tesoro e tra queste giocano un ruolo decisivo i negozi dell’usato conto terzi e il commercio ambulante. Sempre secondo Occhio del Riciclone in Italia si contano circa 2.000-3.000 negozi in conto terzi distribuiti sull’intero territorio nazionale, una formula commerciale praticata soprattutto al Nord e al Centro, dove è presente circa un negozio ogni 31.000 abitanti, mentre al Sud se ne conta uno ogni 87.000. I mercatini che ospitano commercianti ambulanti sono invece almeno 550, senza contare quelli informali o abusivi. Tale panorama basterebbe già da sé a mostrare l’entità del fenomeno eppure non tiene conto delle dimensioni altrettanto importanti del commercio dell’usato che passa attraverso il web.
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Compro e vendo usato, anche online
Tra gli storici mercati digitali dell’usato troviamo il sito Subito.it grazie al quale sarebbero stati venduti oltre 18 milioni di oggetti usati, permettendo di risparmiare 5 milioni di tonnellate di CO2, quanto 4,8 milioni di voli a/r Roma-New York. Secondo la piattaforma, l’economia dell’usato in Italia varrebbe addirittura 23 miliardi di Euro, l’1,3% del PIL* e nel 2018 un italiano su due avrebbe acquistato almeno una volta degli oggetti usati . Una pratica questa che, oltre ad avere un forte impatto economico, ha un peso ambientale ancora più importante.
Comprando e vendendo usato, non si evitano infatti solo emissioni di anidride carbonica, ma si riduce anche l’utilizzo di materie prime come plastica, alluminio e acciaio. Sempre nel 2018 la compravendita su Subito.it ha fatto risparmiare 1,8 milioni tonnellate di acciaio, 173.282 tonnellate di alluminio e 276.700 tonnellate di plastica, quanto 5 miliardi di bottiglie in PET da 2 litri.
“In natura nulla si distrugge e tutto si trasforma, un concetto che si sposa perfettamente con la circolarità della second hand economy” commenta Melany Libraro, CEO di Subito. “Dare nuova vita a un oggetto vuol dire anche contribuire al benessere del nostro Pianeta, in maniera concreta e praticabile da tutti. Ogni nostro singolo gesto ha in realtà un grande impatto. Ad esempio, la compravendita di un’auto usata permette di risparmiare 5,6 tonnellate di CO2, un computer portatile 270kg, un divano 250kg, un passeggino 220kg, uno smartphone 75kg, una sedia 72kg, una bici 69kg, un paio di jeans 33kg e una t-shirt 7,2kg”.
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Il “mercatino” di eBay
Sullo stesso fronte, e con la stessa mission, troviamo altri due giganti del settore. Mercatino, il più grande network dell’usato in Italia che conta una rete in franchising di 186 punti vendita, ed eBay, leader nell’eCommerce con oltre 179 milioni di acquirenti attivi a livello globale. Le due piattaforme hanno siglato, lo scorso marzo, una partnership culminata nell’apertura di un negozio virtuale eBay dedicato agli oggetti usati di Mercatino. Grazie alla sua capacità di rendere più efficiente e remunerativo il processo di vendita, l’e-commerce può infatti essere considerato valido alleato nella vendita offline degli oggetti usati e quindi anche nella salvaguardia dell’ambiente.
Secondo le stime di Mercatino, anche grazie alle vendite online, in sei anni è stato possibile vendere, evitando che finissero in discarica, 7 milioni di oggetti evitando di emettere in atmosfera circa 45.000 tonnellate di gas serra e circa 30.000 kg di PM2.5. “Lo sviluppo è anche questo – secondo Sebastiano Marinaccio, Presidente Mercatino srl – dare spazio alla ricerca per offrire alle nuove generazioni modelli di consumo sostenibili e al tempo stesso tecnologici, esperienze di acquisto originali ed innovative, digitali e fisiche al tempo stesso. È la via dell’omnicanalità per rispondere alla crescente esigenza del ‘nuovo’ che avanza.”
“Grazie a questa partnership – afferma José Luis Manzano, Onboarding and Acquisition Manager New B2C sellers di eBay in Italia e Spagna – offriamo ai nostri 179 milioni di clienti nel mondo la possibilità di fare un gesto verso l’ambiente, e lo facciamo attraverso un accordo con il più importante attore del settore in Italia. Siamo particolarmente felici di poter annunciare l’avvio di questo percorso che, in linea con gli obiettivi di eBay a livello globale, genererà importanti benefici per l’economia e per l’ambiente.”