Promossa dall’Unione Nazionale Consumatori nell’ambito dei SaniDays e realizzata con la partecipazione di Integratori & Salute, Meta, TikTok e YouTube, l’evento “Sprint your Brain” si è tenuto oggi in Senato, a Roma. L’appuntamento, organizzato su iniziativa dell’Onorevole Dolores Bevilacqua (Movimento 5 Stelle), è stato dedicato al benessere digitale. Il dibattito ha evidenziato che le piattaforme social stanno ripensando il proprio ruolo, passando da fornitori di servizi a partner attivi nella promozione di esperienze digitali più costruttive.

Le cinque azioni per il benessere digitale condiviso
- Per le piattaforme: implementare il “benessere by design”
Integrare principi di benessere nella progettazione delle interfacce e degli algoritmi, sviluppando funzionalità che supportino gli utenti nei momenti dedicati al riposo o al lavoro.
- Per i creator: privilegiare contenuti di profondità
Sviluppare format che stimolano conversazioni costruttive e approfondite, creando community animate da connessioni positive e divulgando contenuti di valore.
- Per le associazioni e la società civile: promuovere la “literacy” digitale
Ideare campagne formative che forniscano strumenti concreti per navigare consapevolmente l’ecosistema dei social media.

- Per le istituzioni: favorire un ambiente normativo equilibrato
Promuovere un quadro regolatorio che non ostacoli l’innovazione ma garantisca un “vera” tutela degli utenti, condividendo iniziative di co-regolamentazione volta a proteggere gli utenti più giovani.
- Per gli utenti: passare dal consumo passivo all’interazione consapevole
Adottare un approccio intenzionale alle tecnologie digitali, sfruttando gli strumenti di monitoraggio disponibili e personalizzando l’esperienza digitale alla ricerca di contenuti di valore.
«Queste cinque azioni rappresentano una roadmap concreta verso un nuovo paradigma di benessere digitale basato sulla responsabilità condivisa – ha commentato Massimiliano Dona, Presidente dell’Unione Nazionale Consumatori -. La vera innovazione sta nel riconoscere che ciascun attore deve fare la propria parte all’interno di un ecosistema interconnesso».