Mentre in Romania era in corso il ballottaggio delle presidenziali – vinto dal candidato europeista Nicusor Dan che ha battuto George Simion, esponente di estrema destra – il capo di Telegram Pavel Durov ha pubblicato alcuni post su X in cui è tornato ad attaccare la Francia. Ricordiamo che nell’estate del 2024 l’imprenditore era stato arrestato Oltralpe per complicità in una serie di reati commessi attraverso la sua piattaforma di messaggistica (come detenzione di immagini pedopornografiche e acquisto di stupefacenti). Durov è stato accusato di aver omesso di moderare i contenuti della piattaforma. Nel 2024 ha ottenuto la libertà vigilata.
Cosa ha scritto Pavel Durov sulle elezioni in Romania
Di seguito il post pubblicato su X da Pavel Durov nelle scorse ore: «Questa primavera, al Salon des Batailles dell’Hôtel de Crillon, Nicolas Lerner, capo dell’intelligence francese, mi ha chiesto di silenziare le voci conservatrici in Romania prima delle elezioni. Ho rifiutato. Non abbiamo bloccato i manifestanti in Russia, Bielorussia o Iran. Non inizieremo a farlo in Europa».
Le elezioni in Romania che si sono concluse lo scorso week end con la vittoria di Dan hanno attirato l’attenzione internazionale nei mesi scorsi dal momento che alla fine del 2024 la Corte costituzionale della Romania aveva deciso di annullare il primo turno delle presidenziali: secondo un rapporto di intelligence ci sarebbe stata una interferenza straniera (da parte di Mosca probabilmente). All’epoca il vincitore era stato il candidato di estrema Călin Georgescu, che non ha potuto correre nelle nuove elezioni.
Sempre Durov ha scritto nel week end: «Un governo dell’Europa occidentale (indovinate quale 🥖) si è rivolto a Telegram chiedendoci di mettere a tacere le voci conservatrici in Romania in vista delle elezioni presidenziali di oggi. Ho rifiutato categoricamente. Telegram non limiterà le libertà degli utenti rumeni né bloccherà i loro canali politici». L’emoji della baguette è un altro riferimento evidente alla Francia. «Non si può “difendere la democrazia” distruggendola – ha aggiunto il Ceo di Telegram -. Non si può “combattere l’interferenza elettorale” interferendo con le elezioni. O si ha libertà di parola ed elezioni libere, oppure no. E il popolo rumeno merita entrambe le cose».
A che punto è il processo contro Pavel Durov
Le accuse pubbliche mosse da Durov nei confronti della Francia vanno però inserite in un lavoro che, da ricostruzioni della stampa, Telegram ha svolto insieme al governo di Parigi per cedere ad esempio gli indirizzi ip di alcuni soggetti ritenuti colpevoli di determinati reati commessi sulla piattaforma di messaggistica. Per ottenere il rilascio, Durov ha infatti iniziato a collaborare con le autorità ed è comunque in attesa della conclusione del processo a suo carico. A marzo scorso l’imprenditore ha ottenuto la possibilità di lasciare temporaneamente la Francia, dove si trovava in libertà vigilata e si è spostato a Dubai.