Nel 2020 l’azienda del Michigan ha ricevuto un ordine da Amazon: 100mila e-van
Entro il 2023 la startup automotive Rivian, fondata oltre 10 anni fa nel Michigan, punta a installare più di 10mila colonnine di ricarica per i suoi veicoli elettrici in tutti gli Stati Uniti (Hawaii e Alaska compresi) e in Canada. Questa casa automobilistica ha finora sfornato soltanto due modelli – il pickup R1T e il SUV R1S – ma stando al suo Ceo Robert ‘RJ’ Scaringe il settore dell’elettrico è come una prateria, dove anche gli ultimi arrivati possono guadagnarsi una fetta. «C’è la falsa percezione che il vincitore si prenda tutto – ha spiegato, forse riferendosi al competitor Tesla – ma i consumatori devono avere marche diverse». La fetta che Rivian si è guadagnata negli ultimi tempi ha una cifra ben precisa: 100mila furgoncini elettrici. Sono quelli che il gigante dell’ecommerce Amazon ha ordinato per riconvertire la flotta in ottica green (sono già partiti i test a Los Angeles).
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Rivian: la mappa
Come si legge sul sito ufficiale dell’azienda, il Rivian Adventure Network – l’immagine qui sotto – sarà composto da punti di ricarica elettrica che consentiranno ai proprietari di uno dei due modelli finora in commercio di alimentare la batteria per mettere in serbatoio 225 km. Il tutto con un pit stop di 20 minuti in zone dove sono presenti bar, ristoranti e comuni punti di sosta lungo le iconiche route statunitensi. Come si vede dalla mappa pubblicata dalla startup, le colonnine saranno diffuse un pò in tutto il territorio USA, investendo soprattutto negli Stati affacciati sulle coste dell’Atlantico e del Pacifico.
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Per raggiungere comodamente questi punti di ricarica, l’app di Rivian farà da navigatore alla bisogna. Poi, come già accade per le Tesla e altri veicoli elettrici, la startup è al lavoro anche sulle colonnine domestiche, per consentire a tutte le persone di fare il pieno green quando l’auto è in garage. Anche se all’estero sono diversi i paesi più avanti dell’Italia in fatto di mobilità elettrica (la Germania, ad esempio), il settore lungo lo stivale sta comunque crescendo anno dopo anno. Pur restando un mercato di nicchia, se si guardano i dati del 2020 emerge che c’è stata un’impennata di immatricolazioni di ecar (+250%).