Il colosso dei fast food lancia in alcuni punti vendita negli Stati Uniti, ma presto negli altri 14mila ristoranti del mondo, un altro panino che fa a meno della carne surgelata preferendo una polpetta fresca. Il perché della strategia “salutista”
Nell’ennesima mossa per migliorare l’immagine della catena, in un mondo del food che cambia vertiginosamente in favore di tendenze e abitudini sempre più salutari, McDonald’s ha deciso di riprogettare, diciamo così, uno dei suoi panini, l’Arch Deluxe. Lanciato nel 1996, non ebbe grande successo e fu presto eliminato dai menu, per scomparirne definitivamente nel lontano 2000. Ora viene ribattezzarlo Archburger. La novità è che dentro non ci sarà il solito hamburger surgelato ma una polpetta di carne fresca. Il tutto, per giunta, a un prezzo più basso rispetto agli altri panini, poco più di due dollari contro i quasi 4 di un evergreen come il Big Mac.
L’esperimento
Si comincia in otto ristoranti statunitensi, tutti localizzati a Tulsa, in Oklahoma. Come sempre la rete di negozi della M gialla consente al management di intavolare senza troppi problemi una serie di test calandoli da subito nella realtà e al confronto con la clientela. Senza, di fatto, che nel resto del mondo se ne sappia alcunché. Qualcosa di simile, infatti, aveva per esempio provato a farlo con il Quarter Pounder (anche in questo caso per l’uso di carne fresca) prima di diffondere la nuova ricetta in tutti i ristoranti col suo marchio.
L’obiettivo è dunque raccogliere un certo tipo di utenza che rimane a debita distanza dal fast food più famoso del mondo. E anzi se ne allontana progressivamente all’articolarsi delle possibilità di scelta e della consapevolezza. L’hamburger sarà più sottile rispetto a quello del Quarter Pounder ma più spesso se confrontato a quello dei classici hamburger e cheeseburger. Peserà intorno ai 90 grammi, se non qualcosa di meno.
Le altre mosse della grande M gialla
Oltre alla carne fresca, McDonald’s sta mettendo in campo altre mosse per rinfrescare la sua immagine e la reputazione. Se abbiamo più volte visto il tentativo di piazzare burger vegani, il colosso della ristorazione – attualmente guidato da Steve Easterbrook che dal 2015 sta guidando questa sorta di riscossa – ha per esempio pian piano eliminato i conservanti da alcune proposte come i Chicken McNuggets, inserito opzioni con meno zucchero in diverse ricette fra cui gli Happy Meal per i bambini e lanciato un piano decennale per riconvertire l’intera filiera all’uso di uova da galline allevate esclusivamente all’aperto.
Il nuovo Archburger dovrebbe essere distribuito nella maggior parte dei 14mila punti vendita della catena entro la metà dell’anno, appunto dopo qualche mese di rodaggio in Oklahoma. D’altronde la pressione di altre catene come ShakeShack o In-N-Out Burger, che già propongono in tutto o in parte carne fresca nei loro panini, è notevole: “Non vediamo l’ora di avere preziosi commenti dai nostri clienti, stiamo continuando ad aumentare il livello con nuove proposte” ha spiegato il colosso di Oak Brook.