Una nuova indagine firmata da Sonos spiega il ruolo dell’ascolto nella vita di tutti i giorni, ufficio compreso: nel 35% dei casi la giusta playlist aiuta a lavorare meglio
Ascoltare musica in casa aiuta a rafforzare le relazioni, ad aumentare l’intimità tra i partner e a influire sul complesso dell’armonia famigliare. Lo spiegava un sondaggio diffuso da Sonos nel 2016, battezzato “Music makes it home”. Ma nella vita di tutti i giorni e, in particolare, in ufficio, gli effetti sono paragonabili? Pare proprio di sì.
L’indagine di Sonos
Il gruppo leader nei dispositivi per l’ascolto in alta fedeltà, inventore dell’audio domestico wireless multi-room, risponde con una doppia indagine, globale e specifica per il mercato italiano. La prima è stata condotta su 12mila individui fra i 18 e i 54 anni di una dozzina di Paesi, dagli Stati Uniti alla Francia. Ne viene fuori che ascoltare musica, podcast o altri contenuti audio non solo faccia sentire più felici e meno stressati ma possa anche spingere la produttività al lavoro, rendendolo decisamente più smart e sopportabile.
Non solo: musica e contenuti audio sono in grado di motivare durante l’attività fisica, migliorare la vita sessuale, rendere più connessi con l’altro, stimolare la creatività (altro elemento essenziale anche in ambito lavorativo) e talvolta alleviare le tensioni in famiglia. Per capire la centralità della dimensione musicale, basti pensare che chi resta all’ascolto per tre o più ore al giorno, magari durante gli spostamenti per raggiungere il luogo di lavoro, la ritiene più essenziale del caffè, del sesso o della tv.
Sonos ha inoltre elaborato insieme a Doxa un’indagine locale sul rapporto tra italiani e musica e su come questa possa influenzare il nostro comportamento. Quasi la totalità degli intervistati dichiara di ascoltare musica ogni giorno e sei su 10 le dedicano un numero impressionante di ore: dalle due alle 6 sei al giorno. Poche altre attività, forse solo chat e social network, possono competere con un impiego di tempo di questa portata.
Dall’indagine incentrata sul mercato italiano esce come la musica sia in grado di influenzare le emozioni, funzioni da attivatore di energie e nel 75% dei casi ci faccia sentire bene. In particolare perché aumenta profondità e forza delle relazioni, anche quelle casuali: secondo il sondaggio il 56% delle persone sente una connessione istantanea quando incontra qualcuno con gli stessi gusti musicali e il 53% spiega che avere buon gusto a livello musicale rende una persona conosciuta da poco più affascinante. Addirittura, ascoltare musica può intensificare i momenti in coppia: il 55% delle persone intervistate afferma che la soundtrack giusta può rendere il sesso più avvincente e il 38% ritiene che la musica giusta possa rendere più audaci.
La colonna sonora ideale in ufficio
Tornando al tema quotidianità e lavoro, dalla ricerca emerge anche come la musica aiuti ad alleviare parte dello stress e delle frustrazioni che la vita di ogni giorno produce in ognuno di noi, specialmente in ufficio. Il 75% degli italiani si sente meno stressato quando ascolta la propria canzone preferita, il 58% dichiara di aver iniziato a ballare all’improvviso per aver sentito un pezzo specifico, di aver pianto senza preavviso per il 49% o al contrario di esser esploso in una fragrante risata (il 32%).
Per il 35% la musica fa lavorare meglio
Venendo al sodo, l’85% degli italiani dichiara di ascoltare musica mentre lavora perché la musica mette di buon umore per il 59% degli intervistati, aiuta a lavorare meglio per il 35% mentre un terzo si sente in generale più produttivo. “Per 9 italiani su 10, ascoltare musica mentre si lavora è un potente antidoto allo stress – spiega Paola Caniglia, Head of Department Home e Retail di Doxa – ascoltare buona musica, la propria playlist preferita, è un’iniezione di serotonina che ci aiuta a privilegiare gli aspetti positivi del quotidiano. In una parola, ci sostiene nel vedere ‘il bicchiere mezzo pieno piuttosto che mezzo vuoto”’.
La musica è meglio del caffè?
Questo accade anche rispetto a una delle più consolidate passioni italiane, cioè quella per il caffè. Solo il 25% degli intervistati ritiene che migliori la produttività al lavoro mentre la musica è vincente e preferita dal 51% delle persone. Più del doppio. Una simile risposta arriva anche dall’indagine globale per cui una persona su due sceglie la musica per sentirsi più produttiva rispetto all’amata bevanda. Per quanto riguarda la redditività sul lavoro gli italiani sono invece più stimolati a lavorare meglio e ad essere più produttivi rispetto agli europei grazie alla playlist su misura (86% contro 60%).
Nello sport
La musica sembra fondamentale anche quando si pratica attività sportiva tanto che nove italiani su dieci tenogno le cuffie nelle orecchie mentre si allenano (l’89%). A cosa serve? La metà degli intervistati risponde che la musica diverte fra macchinari, pesi e piste ciclabili e per un terzo ascoltare musica permette di allungare i tempi di allenamento, di aumentare l’intensità degli esercizi e non perdere il ritmo tra un esercizio e l’altro. Insomma, di fare sul serio.
Nei rapporti fra le persone
Infine, come si spiegava, ascoltare musica influisce sulle relazioni con l’altro sviluppando immediate connessioni tra le persone. In famiglia la musica può per esempio aiutare a toccare alcune corde del rapporto genitore–figlio: il 62%dei genitori spera che i propri figli abbiano i loro stessi gusti musicali e il 45% dichiara che la musica li fa entrare in sintonia, mentre per il 36% sono proprio i genitori ad aver fatto conoscere pezzi e band ai figli. Come negli altri casi, la musica allevia le tensioni (40%) e favorisce la compattezza famigliare: il 33% dichiara di aver coinvolto membri della famiglia a stare insieme semplicemente ascoltando musica ad alto volume. A proposito: il 44% si dice più propenso ad ascoltare un brano fino alla fine quando la qualità dell’audio è ottima.
Il ruolo dei podcast
I podcast, infine, fanno bene alla cultura, al lavoro, alla formazione individuale. Secondo l’indagine il 55% degli italiani ascolta podcast e/o audiolibri, il 29% ne fruisce ascoltando musica, tv e film e chi usa questi contenuti è curioso verso il mondo e vuole saperne di più in merito a notizie, tecnologia, salute e fitness o sport. Quasi la metà degli intervistati afferma che ascoltare i podcast li rende più curiosi mentre quasi un terzo concorda sul fatto che ascoltare i podcast li ha ispirati a provare qualcosa di nuovo.