Walmart, il gigante della grande distribuzione, è in campo per immunizzare gli americani
Secondo il New York Times la catena di grande distribuzione americana Walmart starebbe spingendo affinché entri in funzione una health passport app per certificare chi ha già completato il ciclo di vaccinazione contro il coronavirus. L’azienda è diventata il più grande soggetto che presta i propri store come spazi dove somministrare le dosi negli Stati Uniti. Nel frattempo anche in Europa si sta dibattendo del passaporto vaccinale (il Digital Green Pass), tra mille interrogativi su fattibilità e rischi discriminazione. Allo stesso modo la Cina sta per lanciare un’iniziativa analoga per i suoi cittadini, che potranno ottenere il certificato cartaceo o digitale tramite richiesta sulla superapp WeChat.
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La spinta dai privati
Come si legge sul sito ufficiale di Walmart, il passaporto vaccinale che potrebbe essere garantito dall’azienda a tutte le persone vaccinate nei suoi store sarà realizzato in collaborazione con Clear, società che lavora con i dati biometrici per verificare l’identità delle persone all’interno degli aeroporti. «Il nostro obiettivo – ha detto John Furner, CEO e Presidente di Walmart U.S – è quello di fornire ai clienti vaccinati presso Walmart un accesso digitale gratuito e sicuro al loro registro dei vaccini e consentire loro di condividere queste informazioni con terzi che cercano di confermare il loro stato di vaccinazione».
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Anche negli Stati Uniti è in corso la più estesa campagna vaccinale della storia recente e, stando alle previsioni del presidente Biden, questa potrebbe concludersi entro il 4 luglio, giorno in cui si festeggia l’Indipendenza. In questa corsa contro il tempo abbiamo documentato l’impegno mostrato dalle multinazionali e dai Big Tech per venire incontro alla politica, dando il proprio contributo. Tra le prime, ricordiamo, c’è stata Amazon (di cui Walmart è competitor nel settore ecommerce). Naturalmente il passaporto vaccinale dovrà essere standardizzato per non creare confusione.
Basta il passaporto vaccinale?
Questa patente non fuga comunque tutti i dubbi, che invece si potranno sciogliere soltanto col tempo e con i dati raccolti dalla scienza. «È necessario più tempo per ottenere dati significativi per verificare se i vaccinati si possono infettare in modo asintomatico e contagiare altre persone – si legge tra le FAQ del Ministero della Salute in merito ai vaccini – Sebbene sia plausibile che la vaccinazione protegga dall’infezione, i vaccinati e le persone che sono in contatto con loro devono continuare ad adottare le misure di protezione anti Coronavirus».