Un indie in pixel art divertente e frenetico
SergioPoverony è l’autore di un divertente platform, disponibile anche sulla next gen di Xbox, dove abbiamo avuto modo di correre a più non posso in livelli sempre più frenetici. Il mondo è distrutto e la tecnologia ha stritolato letteralmente buona parte delle persone. Fino a un attimo prima del cataclisma in tantissimi indossavano gli esoscheletri prodotti dalla corporazione MFS, ma un attacco di criminali informatici ha fatto impazzire le macchine, uccidendo chiunque le indossasse. Il primo protagonista giocabile è un giovane: il suo tratto caratteristico è una sciarpa gialla che gli svolazza sempre dietro le spalle. E poi, altro dettaglio non da poco, corre sempre. Scopriamo insieme RUNOUT.
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Titoli del genere, in cui non è possibile stoppare le gambe dell’avatar, hanno cresciuto generazioni di gamer. Non potersi fermare implica parecchie difficoltà: chi si ricorda le vette di rabbia toccate in Super Meat Boy Forever? Ecco, non siamo a quei livelli di furia ma RUNOUT scimmiotta i campioni del genere, con sessioni che richiedono continui riflessi e cambi di direzione per poter sbloccare portali, evitare i proiettili nemici e procedere per salvare il mondo.
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A livello grafico il videogioco è un indie dalla grafica tutto sommato piacevole. Si capisce che siamo in un futuro distopico, con continui riferimenti cyberpunk. Non male anche la varietà di azioni che può compiere il nostro eroe (si può giocare anche in cooperativa con vari personaggi sbloccabili, membri di una sorta di ultima resistenza al caos). C’è la possibilità di sparare, ma non è sempre la prima opzione. A un prezzo estremamente competitivo è una valida aggiunta alla libreria platform.
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