NaStartup presenta l'”hackathon della forchetta”, le startup trovano consigli e supporto a cena
Valeria ha tutti i dubbi degli imprenditori alle prime armi: “Qual è il target di clienti giusto? Come offrire al meglio la mia value proposition? Su quali canali comunicarla?..”.
È lei la protagonista di StarSupper, nuovo format ideato da NaStartUp, l’acceleratore dal basso delle innovazioni al Sud.
Il format è questo: uno o una startupper che cercano consulenza, partnership o investimenti, offrono una cena a casa loro, invitando membri della community di NaStartup (venture, commercialisti, imprenditori navigati, startupper, designer, esperti di comunicazione ecc.).
Gli ospiti interagiscono con il o la padrona di casa, rispondendo ai loro dubbi e proponendo delle soluzioni:
«Al costo di una cena, uno startupper può ricevere supporto e consulenza. NaStartUp si occupa di selezionare i professionisti che più si adattano all’idea di business, in quello che mi piace definire come il primo hackathon della forchetta», spiega Antonio Prigiobbo, driver di NaStartUp.
Tra gli invitati alla cena ci siamo anche noi di Startupitalia! che vi raccontiamo come è andata questa prima sperimentazione.
Valeria e la sua idea di trasformare la tradizione
Biologa molecolare, Valeria Zazzu, aprirà i battenti del suo Sano Napoletano, l’idea di business che sottopone ai commenti degli ospiti presenti:
«L’idea è di trasformare le ricette tradizionali in pasti gustosi e leggeri, miscelando in modo scientifico gli ingredienti, i condimenti, e le quantità. Voglio dimostrare che si possono mangiare piatti tradizionali, senza fare rinunce e senza attentare al nostro benessere corporeo», spiega Valeria, introducendo la sua idea agli ospiti, e aprendo la danza ai commenti, senza peli sulla lingua, degli ospiti:
C’è chi come Luigi Nardullo, commercialista, le fa notare che la sua idea “non è scalabile e che la pretesa di educare le persone ad alimentarsi bene, potrebbe non essere fruttifera in termini di marketing e posizionamento”.
C’è chi invece come Fabio Cantone, ceo di Hotel Brand, le suggerisce di “colpire quel target di pubblico di professionisti, imprenditori, che vogliono alimentarsi in modo sano a ora di pranzo, ma non hanno tempo e modo di farlo. A loro può proporre un menù personalizzato settimanale con la formula dell’abbonamento”.
C’è poi chi come Antonio Aprea, CEO di Nowtech, le consiglia di “sfruttare la tecnologia, integrando il suo business con le app che monitorano le calorie degli alimenti, così da sapere quanto il cliente ha già consumato in termini di calorie e proporgli un percorso personalizzato”.
Presenti alla cena altri partner dell’iniziativa, tra cui Adriano Giordano (iPins), Andrea Cammarota (Sartoria Da Napoli), Ernesto Romano (Nowtech), Guglielmo Bottone (BeGraphic).
Prigiobbo: Ognuno trovi la sua strada per innovare”
La serata è molto piacevole, non sono mancati momenti di tensione confronti anche accesi tra i protagonisti della cena, ma poi tutti sono d’accordo sulla cucina di Valeria. Tra lasagne ricotta e spinaci, polpette con friarielli e patate duchessa con carciofi e piatti più sperimentali, riesce nel suo intento di reinterpetare piatti della tradizione con equilibrio, senza appesantire:
«Sono sicuro che Valeria è uscita più ricca da questa cena. Ha accettato consigli e capito cose sulla sua idea che non immaginava. Tuttavia, saprà trovare la sua strada all’innovazione. Perché l’innovazione non ha canali prestabiliti, la vera disruption appartiene a chi sa rompere ogni schema, anche quelli proposti a lei dagli ospiti di questa sera», spiega Antonio Prigiobbo.
Gli fa eco Susanna Sanseverino, vice di NaStartUp: «Il vero talento di una community è quello di ascoltare. Oggi siamo riusciti a dare spazio a Valeria, ascoltando i suoi dubbi e le sue aspettative. Siamo sicuri che saprà fare tesoro di tutto quello che le è stato suggerito».