La startup modenese propone un servizio di lava/stira dei propri vestiti con prenotazione online e consegna a casa. Puntando su fornitori locali per garantire qualità e velocità
Lavare e stirare non è proprio un divertimento e spesso non solo non si ha il tempo: e anche la voglia scarseggia. Dire addio a lavatrice e ferro da stiro, a questo hanno pensato due amici Pierantonio Guiglia e Paolo Gavazza che hanno avuto una brillante nonché utile idea: creare un servizio attraverso una app che permette di prenotare on line la prestazione di lavatura e stiratura per tutti i capi che si vogliono: camicie, giacche, magliette, pantaloni, lenzuola e chi più ne ha più ne metta.
Stirapp
Stirapp è la startup che consente, attraverso una app disponibile per Android e iOS, di prenotare lavaggio e stiratura dei propri capi, con ritiro e consegna a domicilio nel giro di un paio di giorni. I due soci fondatori di questa startup sono il modenese Pierantonio Guiglia, 36 anni, ex consulente d’azienda, e il genovese Paolo Gavazza, 41 anni, direttore creativo d’azienda. Il servizio è assicurato per lo stiro da stiratrici che lavorano da casa, mentre per il lavaggio da lavanderie di quartiere selezionate e testate, e si avvale di una sistema logistico centralizzato per zone. Nata a Modena, conta già di espandersi in diverse città italiane.
“La nostra idea nasce dall’osservazione che single e coppie che lavorano tutto il giorno non sempre hanno tempo o voglia di stirare i propri capi, così come non possono permettersi una persona che lo faccia per loro. Oppure non hanno il tempo di portare i capi in lavanderia per poi ritirarli. Con Stirapp, invece, basta prenotare tramite app e i capi vengono ritirati a domicilio e riconsegnati il giorno seguente o, al massimo, quello successivo”.
Stirapp e la Sharing Economy
Stirapp è un’applicazione pratica della sharing economy: il servizio viene gestito da piccole lavanderie di quartiere e da stiratrici a domicilio, mentre l’utente finale può richiedere il servizio facilmente tramite un app e concordare ritiro e consegna degli indumenti lavati e stirati, che avviene massimo in 48 ore. Un’idea che si è rivelata vincente per tutte le parti in causa: i piccoli operatori che vedono ampliato il proprio giro d’affari e il singolo cittadino che, ad un costo contenuto, ottiene un grande aiuto per un’incombenza quotidiana che di solito è molto più costoso delegare. “Il modello, sperimentato a Modena in 10 mesi, ci ha già consentito di estendere Stirapp alle altre città dell’Emilia Romagna e ci consente di puntare ad acquisire quote significative del mercato del lavo e stiro B2C, che in Italia vale circa €2,5 Miliardi all’anno” spiegano i fondatori.
Il servizio è garantito dagli Stirapper, uomini e donne selezionati in base alla loro esperienza, che hanno tempo libero da dedicare e possono integrare le proprie entrate. Tutti, inoltre, vengono dotati di un equipaggiamento professionale, fornito gratuitamente da Stirapp, in modo da garantire un livello di qualità elevato e costante.
Come funziona Stirapp
Dopo avere scaricato la app, il cliente deve completare un piccolo form inserendo l’ora e il luogo del ritiro, nonché l’ora e il luogo della riconsegna. “Normalmente entro 24 ore tutti i capi vengono riconsegnati perfettamente stirati, all’interno di un box personalizzato per i capi che si possono piegare, o attraverso appendini con tanto di imballaggio protettivo per giacche e camicie”. “Per ora rispondiamo solo alle richieste che provengono dalla città – continuano Paolo e Pierantonio – ma il nostro obiettivo è di espanderci presto anche in provincia e in altre città». Nei primi 10 mesi di lavoro sono stati oltre 24mila i capi consegnati a 2.500 utenti registrati.
Stirapp ha vinto l’aggiudicazione di un bando di finanziamento della Regione Emilia Romagna per €142.000 di cui circa €100.000 a fondo perduto. Il team è guidato da Paolo Gavazza e Pierantonio Guiglia, supportati dai business angel Luciano Serra e Fabio Pezzotti. Alla compagine sociale si sono aggiunti recentemente Axot S.r.l., società di sviluppo IT che punta sull’open innovation e Filippo Fedetto che segue tutta la parte di sviluppo piattaforma. Per sostenere Stirapp è stata lanciata anche una campagna su CrowFundMe.
Per ora il servizio è attivo a Modena, città da cui è partito, Rimini, Riccione, Reggio Emilia, Parma, Sassuolo, Maranello, Fiorano, Formigine. L’obiettivo, se la campagna raggiungerà i suoi obiettivi, è estendere Stirapp anche in altre città e creare partnership con altre imprese locali, come è già accaduto con banche e aziende del modenese che hanno stipulato una convenzione.
I Risultati
“Tra il 2017 e il 2018 abbiamo lanciato un test operativo di 10 mesi nella città di Modena che ci ha consentito di validare e affinare il nostro modello. Il test, oltre a generare un fatturato di €25.000, ci ha consentito anche di rilevare le metriche alla base delle nostre previsioni di sviluppo: il valore medio dell’ordine è di 18 euro, la percentuale di clienti che hanno effettuato almeno un altro ordine successivamente al primo è il 60%, e i clienti che usano il servizio almeno 2 volte al mese è pari al 35%. Questi risultati sono stati ottenuti senza investimenti pubblicitari e, dunque, con costo di acquisizione cliente prossimo a zero. Inoltre, abbiamo chiuso accordi con alcune grandi aziende locali: i dipendenti di BPER Banca (1200 dipendenti), Lapam (300 dipendenti) e TetraPack (1500 dipendenti) possono consegnare e ricevere i propri capi direttamente in ufficio”.