È nata e vive a Roma, classe 2002, @La Suprema, nickname di Lara Speranza, dopo il diploma al liceo linguistico e un attestato da specialista in ricostruzione delle unghie, decide di buttarsi sui social. «Ho iniziato nel 2019 su TikTok, facevo video soprattutto di make-up, poi quell’hobby è diventato il mio lavoro». Così oggi Lara, che su Instagram conta oltre 51mila follower e su TikTok oltre 392mila deve vedersela anche con le nuove frontiere che l’Intelligenza artificiale le ha messo davanti. E da content creator quale è, il suo è un pensiero critico verso uno strumento che a sua detta: «Rischia di portarsi via la creatività e l’unicità di ognuno di noi». Per il nostro speciale dedicato al mondo della creator economy, l’intervista a Lara Speranza.

Da quanto sei entrata nella galassia dei social?
Ho iniziato a pubblicare ufficialmente su TikTok nel 2019, facevo video recitati e dava qualche consiglio sul make-up. Poi questa passione è diventata un lavoro dal 2023.
In realtà, ho sempre amato creare contenuti, da piccola filmavo mini tutorial su come curare le unghie su YouTube. Per me, creare contenuti è sempre stato un mezzo per condividere ciò che amo fare.
Oggi che tipo di relazione hai con la tua community di riferimento?
La relazione con la mia community è autentica e sincera, ci metto tanto amore e impegno. Nelle che mi scrivono ho trovato non solo un supporto ma a volte anche delle critiche che mi hanno permesso di evolvere. Penso di aver creato una bel network a stretto contatto con utenti che mi rispecchiano. Tra i messaggi che ricevo più spesso da chi mi segue c’è questo: “Nella mia testa, noi siamo amiche”. Ed è esattamente come avrei voluto che questa esperienza andasse, creare un grande gruppo di amiche.

Qualche curiosità: hai abitudini poco note e ricorrenti?
Una cosa che mi piace da matti è viaggiare da sola. Lo faccio da quando ho 18 anni e amo condividere i miei spostamenti in solitaria, nella speranza di incentivare anche altri che sono indecisi a fare ciò che vogliono, senza aspettare nessuno.
Sono molto fiera di poter dire che mi scrivono ogni giorno tantissime ragazze e ragazzi che vedendo i miei video sono stati ispirati a prenotare un viaggio per conto proprio o a fare cose da soli che altrimenti non avrebbero mai avuto il coraggio di fare, è una cosa che mi riempie di gioia!
Che tipo di content creator e startupper sei?
Sono una beauty content creator, anche se condivido tutto ciò che amo: dai viaggi, ai DIY, ai cristalli, alla moda e body positivity. Per me creare contenuti è un mezzo divertente e creativo per condividere ciò che amo, e quindi esperienze diverse a seconda del periodo e da come mi sento.
Ci sono degli strumenti basati sull’AI che ti aiutano a esprimere meglio la tua creatività?
Nessuno, sarebbe inutile fare un lavoro creativo per poi affidarsi all’Intelligenza artificiale.
Dal tuo punto di vista, quali sono le opportunità e i rischi più rilevanti legati all’uso dell’AI nel mondo dei media digitali?
Al momento ancora non riesco a vedere grandi opportunità, ma sono aperta a cambiare idea. Personalmente, mi sento avvilita da chi sceglie attivamente di creare contenuti utilizzando l’AI, quando si tratta di contenuti che si potrebbero facilmente realizzare senza. In questo modo, credo che sarà sempre più facile affidarci a questa grande Intelligenza perdendo il nostro senso di creatività e individualità.
Nel tuo lavoro, che ruolo pensi che l’AI potrebbe avere tra 5 anni?
Spero nessuno. Il content creator che funziona è colui che è in grado di mostrarsi così com’è, sincero e imperfetto. Ciò che rende i nostri contenuti iconici è proprio il fatto che riflettano la nostra persona e le nostre passioni, e spero resti così. Allo stesso tempo, sono sicura che l’AI avrà un ruolo sempre più centrale soprattutto nel dietro le quinte, nel rapporto con i brand e nel controllo degli algoritmi.