A settembre l’anteprima mondiale su uno dei palcoscenici più prestigiosi
Gaming e cinema sono mondi che dialogano sempre di più fra loro. E non soltanto perché attori e attrici prestano il proprio volto o la voce a titoli Tripla A. Il videogioco The Last Worker, realizzato in VR e fruibile su Oculus Quest e Oculus Quest 2, si è a tal punto guadagnato l’attenzione degli esperti da essere risultato l’unico videogioco selezionato per partecipare alla 78esima edizione della Mostra del Cinema della Biennale di Venezia in programma dal primo all’11 settembre. Nominato per un Leone d’Oro nella categoria VR Expanded, il primo capitolo di The Last Worker sarà presentato in anteprima mondiale alla giuria e agli ospiti del Festival.
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The Last Worker: ciak, si gioca
«Ho sempre sognato che una delle mie storie arrivasse alla Biennale, ma chi se lo aspettava che sarebbe stato un gioco in realtà virtuale – ha commentato il regista Jörg Tittel -. È meraviglioso che il più antico festival del cinema sia in prima linea a celebrare il futuro della narrazione. Non c’è posto migliore dove presentare il mondo e i personaggi che abbiamo creato». Le potenzialità della realtà virtuale, secondo alcuni esperti di cinema, resta ancora inespressa nonostante diversi tentativi già compiuti.
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In uscita su tutte le piattaforme nel 2022, The Last Worker è un’avventura narrativa incentrata sulle difficoltà che tutti noi incontriamo in un mondo sempre più automatizzato e disumanizzante. Ryan Bousfield, direttore creativo di Wolf & Wood, ha commentato così la nomination: «Per un piccolo team come il nostro è fantastico partecipare a un festival così prestigioso. Lo stile disegnato a mano riflette il talento e la creatività con cui ognuno ha contribuito alla creazione di questo universo sfaccettato». Leo Zullo, direttore generale di Wired Productions, ha aggiunto: «Il design, la storia e i temi di The Last Worker sono unici, e ciò che Jörg, Ryan e i suo team stanno creando ci riempie d’orgoglio».