Amedeo Cavalleri è il fondatore di un gruppo che fa dell’arrampicata un vero stile di vita
«Il progetto dei Brocchi sui Blocchi nasce sui social e la sua parte più importante si è sempre espressa nella community online, che dibatte e si confronta sul mondo dell’arrampicata e della montagna. Dal vivo siamo un gruppo di persone che gira da anni, soprattutto nel nord Italia, per fare sport e aggregazione all’aria aperta». Amedeo Cavalleri è il fondatore di Brocchi sui Blocchi, iniziativa partorita come una pagina Instagram nell’inverno 2016 dove pubblicare contenuti sullo sport indoor e outdoor e sulle connessioni positive che attività simili generano tra le persone. «Tutto, in realtà, era nato solo come progetto di comunicazione – spiega Amedeo, social media manager di professione – col tempo abbiamo aperto anche un gruppo Facebook che oggi conta quasi 7mila persone: si chiama Cervelli Ghisati». Ma il richiamo della montagna è forte, soprattutto a un anno di distanza dallo choc della pandemia, e la bella stagione in arrivo è un pò come una vetta da scalare, conoscendo i rischi, rispettando tutte le regole e facendo gioco di squadra.
Leggi anche: Storie di Heidi dei giorni nostri: dopo la laurea si va ad allevare bestiame tra i monti
Brocchi sui Blocchi: amicizia e rispetto
Come ci aveva spiegato mesi fa Andy Varallo, presidente di Dolomiti Superski, la montagna è stato uno dei settori più colpiti da lockdown e chiusure. Ora che le riaperture lasciano qualche spiraglio di speranza per il rimbalzo durante la stagione estiva, i progetti dei Brocchi sui Blocchi restano gli stessi di sempre. «Il messaggio chiave della nostra community – commenta Amedeo – è che chiunque, anche il più scarso, ha una storia di raccontare ed è parte integrante del gruppo. La parola chiave è rispetto: per gli altri, per la montagna e per l’ambiente». Come ha scritto il fondatore di questo progetto in un articolo online “l’amicizia è ciò che davvero ci ha fatto innamorare dell’arrampicata: i viaggi insieme, i racconti, i discorsi sotto la parete, crescere attraverso gli altri, imparare, condividere e confrontarsi”.
Leggi anche: Ormea, boschi puliti grazie ai migranti. Col Decreto Sicurezza rischiano il rimpatrio
Sport e non solo
In qualità di «ambasciatori della montagna», così li definisce Amedeo, i Brocchi sui Blocchi hanno anche la missione di tutelare il patrimonio naturale che fa da sfondo alle loro giornate sulle pareti. «Nei prossimi giorni andremo in Sicilia per sostenere un’area di scalata e farla conoscere agli appassionati». Lontana dal modello del turismo di massa, mordi e fuggi, questa community lavora con i territori e non vuole lasciare tracce (leggi sporcizia) del suo passaggio. Oltre a questo, sulla pagina Facebook il dibattito non verte soltanto su attrezzatura, curiosità e luoghi da conoscere. «Discutiamo anche di disturbi alimentari: nel mondo dell’arrampicata se ne parla poco, ma è un problema serio. E vogliamo anche portare la parità di genere in un ambiente, la montagna, che è sempre stato maschilista».
Leggi anche: Pedalare in vacanza: ecco il “garage” online per noleggiare bici ovunque