Questo titolo non è una ammissione di colpa
Ragionare di tasse non è mai bello, soprattutto se sei un politico e vuoi inoltrarti su un terreno parecchio scivoloso in cui ti spingi a giustificare l’evasione perché così fan tutti. Poi però giù a criticare gli avversari perché le infrastrutture fanno schifo e la sanità non funziona. Elevandoci da queste bassezze, scherzare su imposte e tasse è decisamente più facile e birichino nel mondo gaming. Turnip Boy Commits Tax Evasion è disponibile su Nintendo Switch, con un titolo all’apparenza tenero, ma con qualche spunto di politicamente scorretto da veri intenditori. Sviluppato in grafica retro dalla software house statunitense Snoozy Kazoo, il videogioco racconta di un’adorabile rapa – sì, molto simile a quelle che vendete su Animal Crossing – che però ha qualche piccolo guaio col fisco. Ha evaso le tasse, in poche parole. Dunque, per redimersi, inizia un lungo viaggio di penitenze e sforzi, ripulendo fattorie infestate e svolgendo mansioni rischiose che poi alla fine era meglio saldare il debito con la giustizia e evitarsi tutto questo macello.
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Turnip Boy Commits Tax Evasion
Per chi giocava ai Pokémon su GameBoy l’atmosfera è simile e senz’altro i gamer con più esperienza riconosceranno citazioni colte e riferimenti ai grandi titoli del passato come The Legend of Zelda. Colorato e frizzante, oltre che velocissimo nei tempi di caricamento, Turnip Boy Commits Tax Evasion si sviluppa in una serie di missioni che la nostra simpatica e sempre sorridente rapa dovrà portare a termine. Attorno a lei, gli NPC sono tendenzialmente tipi arroganti e pochi disponibili alla chiacchiera. Forse è la sua reputazione di evasore (evasora? No, per carità di Dio) che ha alzato tutte queste barriere sociali. Spostandoci tra un ambiente e l’altro, Turnit Boy ha enigmi da risolvere. Il combattimento, lo diciamo, non è la parte più divertente: i nemici si abbattono facilmente e il combat system richiede giusto un pò di tempismo nello sferrare l’attacco con la nostra arma bianca d’ordinanza.
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Mondo verde e corrotto
Invece in Turnip Boy Commits Tax Evasion ci ha davvero convinto l’ambientazione che gli sviluppatori hanno partorito. Anche se calpesteremo prati verdi in mezzo a rigogliose foreste, c’è comunque quel clima da mondo corrotto, che ritroviamo soprattutto nei brutti musi che incontriamo, nelle stanze piane di scartoffie (bilanci falsificati?) o nei poveri concittadini da aiutare. Il mondo all’inizio è piccino picciò e occorrerà ingegnarsi per trovare tutti gli oggetti come sgabelli e chiavi che ci spianino la strada. A darci gli ordini è l’alta società corrotta – molto più di noi – a cui renderemo pan per focaccia a tempo debito.
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Divertente e colorato, Turnip Boy Commits Tax Evasion è un delizioso prodotto indie che mostra grandi prove di maturità. Disponibile in italiano, se la cava bene perché è leggero e spassoso, tosto il giusto quando bisogna scovare le corrette strategie. Raccogliete oggetti, seguite tutte le piste e tornate spesso sui vostri passi, disturbate gli NPC e non dimenticatevi di leggere i cartelli. Questo mondo vegetale è più vivo che mai. E, chissà, forse riuscirete a redimervi, riscoprendovi come i veri eroi della situa.