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Il Premio L’Oréal-UNESCO For Women in Science, promosso da L’Oréal e Unesco, è pronto al lancio della sua XXII cerimonia italiana il 17 giugno al Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano. Su 260 candidature di altissima qualità, 6 saranno le ricercatrici italiane che si aggiudicheranno i premi da 20mila euro messi in palio da L’Oréal Italia che consentiranno loro di portare avanti il proprio progetto di ricerca in Italia. Al centro dell’incontro, lo studio delle discipline STEM e il tema, ancora caldo, del contrasto al gender gap. «Personalmente, mi sono sentita dire “no” più spesso per aver raggiunto alcuni traguardi prima del tempo che non per il fatto di essere donna. Ma anche questa è, a tutti gli effetti, una forma di discriminazione che si aggiunge ad altre varianti di ordine personale o di estrazione sociale – commenta Donatella Sciuto, Rettrice del Politecnico di Milano e tra le ospiti della cerimonia – Il talento, di per sé, non ha età, genere o provenienza di alcun tipo, ma se non siamo in grado di riconoscerlo e di valorizzarlo per tempo, rischiamo di perderlo in modo irreversibile. Al contrario, questo Premio ha dimostrato il suo valore, non solo per il numero di donne che ha sostenuto in questi anni, ma per la qualità e il prestigio che ha acquistato. È diventato un fiore all’occhiello e un simbolo di empowerment femminile». A moderare l’evento sarà Micaela Palmieri, giornalista RAI. Scopriamo il programma più nel dettaglio.
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La scaletta della giornata
A fare gli onori di casa, alle 10:30 sarà Ninell Sobiecka, presidente e amministratore delegato di L’Oréal Italia, a cui seguirà l’intervento di Alessia Cappello, assessore allo Sviluppo Economico e Politiche del Lavoro del Comune di Milano. Nella prima parte della mattinata, dedicata agli interventi istituzionali, interverranno Anna Maria Bernini, ministro dell’Università e della Ricerca, Eugenia Maria Roccella, ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Enrico Vicenti, segretario generale della Commissione Nazionale per l’UNESCO, Maria Chiara Carrozza, presidente del CNR. Il primo panel, dal titolo “STEM al Femminile: Dati e Tendenze”, vedrà la partecipazione di Nicole Gila, Research & Knowledge Management Project Manager per ValoreD, specializzata in sociologia economica del lavoro che da anni studia le condizioni delle donne lavoratrici. Durante la successiva fireside chat, dal titolo “Illuminati dalla luce della scienza”, Donatella Sciuto, ingegnere e Rettrice del Politecnico di Milano, commenterà i dati presentati dalla ricercatrice di Valore D, per indagare su luci e ombre della presenza delle donne nel mondo STEM in Italia e riflettere su scenari futuri e buone pratiche. Alle 11:15, attese sul palco di L’Oréal-UNESCO For Women in Science Lucia Votano, dirigente di Ricerca emerita all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e presidente di Giuria e Natalia Bruno, vincitrice del PREMIO FWIS internazionale nel 2022 e ricercatrice dell’Istituto nazionale di ottica del Consiglio nazionale delle ricerche. Nell’ultimo talk, “Connect&Inspire”, alle 11:30, si indagherà il potenziale dei social media nel rendere la scienza più accessibile e coinvolgente con Marilù Casini, ricercatrice e divulgatrice scientifica, Virginia Benzi, divulgatrice scientifica e Chiara Pacchioli, responsabile e coordinatrice di Generazione Stem, la community dedicata all’empowerment femminile nelle discipline scientifiche, matematiche, tecnologiche e ingegneristiche. Al termine dell’evento saranno assegnati i premi alle 6 vincitrici italiane.
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Il premio L’Oréal-UNESCO For Women in Science
Nato nel 1998 su iniziativa di L’Oréal e UNESCO, “For Women in Science” è stato il primo premio internazionale dedicato alle donne che operano in ambito scientifico e oggi si inserisce nel contesto di un vasto programma incentrato sulla promozione della vocazione scientifica femminile a livello internazionale e sul riconoscimento del lavoro delle ricercatrici di tutto il mondo. In 26 anni, il Premio L’Oréal-UNESCO ha riconosciuto più di 4100 ricercatrici in oltre 110 Paesi. Sette di queste scienziate, dopo aver vinto il premio L’Oréal-UNESCO, sono state insignite del premio Nobel, come Emmanuelle Charpentier e Jennifer Doudna, vincitrici del Nobel per la Chimica nel 2020. La ventiduesima edizione italiana del premio “L’Oréal Italia per le Donne e la Scienza” premia 6 ricercatrici che si sono distinte nelle discipline STEM. Fino al 2023 sono state assegnate ogni anno 6 borse di studio del valore di 20.000 euro ad altrettante scienziate, per un totale di 112 borse. Per coinvolgere un numero più ampio di ricercatrici e per avere una maggiore compatibilità con altre borse di studio di cui le candidate possono risultare vincitrici, da quest’anno, in accordo con la giuria, le borse di studio sono diventate veri e propri premi. Un segnale di supporto concreto per giovani ricercatrici che potranno, grazie al Premio, portare avanti la propria attività di ricerca e progetto di studio. Le vincitrici sono state selezionate da una commissione, presieduta da Lucia Votano e composta da 10 illustri professori italiani.