Era il 14 novembre 2024, pochi giorni dopo la vittoria di Trump alle elezioni USA, quando lo scrittore Stephen King ha pubblicato un post sul proprio profilo X seguito da oltre 6 milioni di follower. «Sto lasciando Twitter. Ho provato a restare, ma l’atmosfera è diventata troppo tossica. Seguitemi su Threads, se vi va».
L’autore celebre in tutto il mondo per i suoi libri è senz’altro uno dei diversi personaggi, noti e meno noti, che hanno deciso di lasciare l’ex Twitter in polemica con la proprietà. Elon Musk, da ferreo sostenitore di Donald Trump, ha da tempo avviato una trasformazione della piattaforma in nome del free speech. Nei giorni scorsi King ha però fatto un salto su X con un primo post nel quale dichiarava di essere tornato, chiedendo ai propri follower se avessero sentito la sua mancanza.
Stephen King e il nuovo attacco a Elon Musk
Elon Musk ha risposto con tanto di emoji che a lui sì, Stephen King era davvero mancato. A quel punto lo scrittore ha pubblicato un secondo post: «Volevo solo dire che Trump è un traditore, uno stronzo amante di Putin! Vale il doppio per Elon!».
Negli ultimi mesi diversi profili hanno optato per altri lidi social abbandonando X da Threads di Meta a Bluesky, la piattaforma lanciata dall’ex Ceo della fu Twitter Jack Dorsey. Dal Guardian a Le Monde, diverse testate giornalistiche hanno infine smesso di pubblicare sul social criticando l’approccio di Elon Musk alla moderazione dei contenuti e al contrasto alle fake news.