Il piccolo team di Carry Castle – tre persone in tutto – ci ha condotto in un viaggio cupo e spettrale, nei panni di uno, macché, tanti accoliti, vale a dire stregoni con il difficile compito di domare il male che alberga nella Torre della Follia. Source of Madness è appena atterrato su console e noi lo abbiamo provato per Xbox Series X/S, scoprendo un indie che alterna pro e contro inevitabili. Dalla Svezia, casa di questa startup videoludica, la promessa è però in buona parte mantenuta: acchiapparci al volo con una storia che si spiega in poche righe, resa viva grazie a scenari e fondali da horror, più un gameplay che calza alla perfezione con la sopracitata follia.
Siamo nel genere non proprio comodo dei roguelite, punitivo nella misura in cui alla morte bisogna abituarsi. Il protagonista non è un mago a cui bisogna affezionarsi: anzi. A volte è maschio, altre femmina e ne dobbiamo prendere il controllo in maniera procedurale, morte dopo morte. Si riparte sempre da zero, fatta eccezione per il sangue dei nemici che abbiamo neutralizzato, utile per completare l’albero delle abilità e far sbocciare nuovi potenziamenti, oltre ad accoliti preziosi per la missione.