Quali sono le professioni più minacciate dall’Intelligenza artificiale? Uno studio condotto da Microsoft su arxiv dal titolo «Lavorare con l’intelligenza artificiale: misurare le implicazioni occupazionali dell’intelligenza artificiale generativa» stila una classifica dei lavori più minacciati dalle ultime innovazioni nel campo dell’AI. Ecco che cosa è emerso dai risultati.
I risultati della ricerca di Microsoft
Dai risultati che emergono dalla ricerca condotta da Microsoft, si nota che la categoria di professionisti più esposta è quella dei professionisti che lavorano nella comunicazione e nei media. I lavoratori di questo settore talvolta impiegano i chatbot per la scrittura di contenuti, di articoli e comunicati stampa. Oltre a stilare i testi, i chatbot revisionano e modificano il materiale prodotto, oppure ne sintetizzano i contenuti. Non solo: possono produrre anche materiale video o grafico, titoli, o testi creativi con fini pubblicitari. Vengono anche impiegati da tecnici e politici per la spiegazione dei concetti a un pubblico generico.
L’utilità e l’efficacia dei bot in questi contesti è particolarmente elevato, con un successo dell’86%, e un tempo dimezzato per svolgere i compiti richiesti rispetto alle tempistiche umane. In questi casi, infatti, gli strumenti di AI generativa vedono la produttività aumentata. Più al sicuro, ad ogni modo, sono i ruoli creativi o strategici: a essere automatizzato, in parte, o del tutto, le attività operative, come la scrittura, i riassunti o le correzioni.
Tra le meno colpite dall’avvento dell’AI generativa sono, invece, tutte quelle mansioni fortemente influenzate dalle componenti fisiche. E, in particolare, per il momento è salvo il settore del tessile e dell’abbigliamento. L’AI al massimo può assistere nella progettazione stilistica o nel controllo qualità, ma non può sostituire la produzione artigianale o la manifattura, che richiedono l’intervento umano.
Anche i professionisti delle pulizie e della disinfestazione sono di un’importanza fondamentale. In questo caso non c’è AI che tenga. Così come gli addetti al giardinaggio e alla manutenzione del verde. Allo stesso modo, alimentari, cuochi e lavoratori del settore alberghiero. La cucina robotica non è esente da esperimenti, ma quello in cucina resta un lavoro manuale e creativo. Al sicuro anche meccanici, lavoratori agricoli, forestali, operai in diversi settori e muratori, lavapiatti e massaggiatori.