Axelera, startup che abbiamo più volte raccontato sul nostro magazine, ha annunciato la chiusura del round Serie B da 68 milioni di dollari. «Non si può negare che l’industria dell’AI abbia il potenziale per trasformare una moltitudine di settori – ha commentato Fabrizio Del Maffeo, Ceo e co-founder, in un’intervista a TechCrunch -. Tuttavia, per sfruttare veramente il valore dell’intelligenza artificiale, le organizzazioni hanno bisogno di una soluzione che offra prestazioni elevate ed efficienza bilanciando i costi».
Cosa fa Axelera
Con sede in Olanda, a Eindhoven, conta su un team di 180 persone distribuite tra Paesi Bassi, Svizzera, Belgio, Italia e UK. Il suo settore è quello dei semiconduttori per l’intelligenza artificiale, specifici per sicurezza, automotive e robotica. Per la stampa internazionale Axelera rappresenterebbe la risposta europea a Nvidia come ha scritto la testata Innovation Origins.
Azzardato al momento paragonare questa startup, fondata nel 2021 e certamente in rapida crescita, con una multinazionale che fino a pochi giorni fa era la più capitalizzata al mondo, con un valore di alcuni trilioni di dollari. Resta tuttavia una notizia importante, soprattutto per l’ecosistema europeo dell’innovazione, proprio mentre Stati Uniti e Cina corrono per sviluppare tecnologie legate all’AI.
Chi investe in Axelera
Il round serie B da 68 milioni di dollari di Axelera vede la presenza di importanti investitori come Invest-NL Deep Tech Fund, l’European Innovation Council Fund, l’Innovation Industries Strategic Partners Fund e il Samsung Catalyst Fund. Nell’operazione anche Verve Ventures, Innovation Industries, Fractionelera e CDP Venture Capital.
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Axelera è arrivata a chiudere il round Serie B da 68 milioni di dollari dopo il Serie A da 50 milioni nel 2023. Il mercato di riferimento è globale, per competere con giganti come Nvidia. Secondo il Ceo la tecnologia dell’azienda europea offre chip più efficienti ed economici del colosso a stelle e strisce. Complessivamente la società ha raccolto 120 milioni di dollari.
Sempre il Ceo Del Maffeo ha aggiunto: «Axelera sta ora sviluppando una nuova generazione di prodotti per la computer vision, gli LLM e i grandi modelli multimodali. Questa nuova famiglia di prodotti sarà presentata entro la fine dell’anno ed entrerà in piena produzione nel 2025». La notizia di questa operazione è arrivata poche settimane dopo un altro importante aggiornamento legato all’AI europea: ci riferiamo al mega round da 600 milioni di euro dell’unicorno francese Mistral AI.
Sul proprio profilo LinkedIn Del Maffeo ha scritto una riflessione sull’ecosistema olandese nelle ore dell’annuncio del round : «La burocrazia e la mancanza di urgenza ci stanno rallentando enormemente. Nonostante tutti i punti di forza dell’economia olandese, non ne stiamo approfittando abbastanza velocemente».
I chip che sta sviluppando Axelera puntano ai cosiddetti edge device, che nell’intervista a Del Maffeo che pubblichiamo qui sopra il Ceo definisce come le auto e le apparecchiature mediche. Sono quasi due anni che il dibattito sull’AI domina l’agenda tecnologica, ma secondo molti esperti i costi per le aziende interessate alla transizione sono ancora troppo alti. Per questo l’obiettivo di realtà come Axelera è di democratizzare il comparto rendendo simili innovazioni più accessibili.