A leggere alcuni nomi sembra che sia stata l’azienda stessa a produrre i propri competitor. Questo perché diversi co-founder, figure di vertici e dipendenti di OpenAI sono usciti dalla realtà di Sam Altman per fondare la propria startup in ambito Intelligenza artificiale. In alcuni casi ci sono stati scontri con il Ceo per quanto riguarda gli obiettivi e la visione a lungo termine: il caso più celebre è quello che ha coinvolto Elon Musk. Nelle scorse settimane l’ex startup di ChatGPT ha raccolto 40 miliardi di dollari con una valutazione da 300. Passiamo in rassegna le 15 startup che compongono quella che TechCrunch ha ribattezzato la OpenAI Mafia.
Perché si parla di OpenAI Mafia?
Il riferimento è alla PayPal Mafia, ovvero il soprannome dato a un gruppo di ex dipendenti e fondatori di PayPal che, dopo la vendita dell’azienda a eBay nel 2002 per circa 1,5 miliardi di dollari, sono diventati protagonisti della Silicon Valley fondando o finanziando alcune delle startup tecnologiche più importanti al mondo.
Il termine mafia è stato usato in modo ironico e si deve al fatto che questi imprenditori sono rimasti uniti nel tempo, aiutandosi a vicenda. Un’immagine diventata leggendaria è quella che Fortune ha pubblicato nel 2007: i membri della “famiglia” erano ritratti vestiti da gangster anni ’30.
Quali startup sono state fondate da ex di OpenAI?
Quella più nota è senz’altro xAI di Elon Musk. L’uomo più ricco del mondo è stato tra i cofondatori di OpenAI dieci anni fa, ma ha poi abbandonato la società in polemica con Altman. In questi giorni se ne è parlato perché punta a raccogliere circa 20 miliardi di dollari.
Un’altra società molto nota che è stata fondata da ex di OpenAI è Anthropic, la scaleup di Claude che nel 2025 ha raccolto 3,5 miliardi di dollari. I fratelli Amodei (Dario e Daniela) e John Schulman hanno voluto sviluppare un’alternativa a ChatGPT. Sul medesimo fronte sta lavorando l’ex chief scientist Ilya Sutskever con la sua Safe Superintelligence: al momento se ne sa poco. Sutskever ha partecipato alla fine del 2023 al fallito tentativo per rimuovere Altman dalla guida di OpenAI.
Mira Murati, ex CTO, ha fondato Thinking Machines Lab dopo aver lasciato la società. Anche nel suo caso la stampa ha riferito di frizioni con Altman. Murati era stata nominata Ceo ad interim dopo che il board aveva licenziato l’ad per scarsa trasparenza. Un’altra startup di cui si sta parlando negli ultimi mesi è Perplexity, spuntata nell’affaire TikTok per cui si è proposta come potenziale acquirente. Kyle Kosic, prima di fondarla, ha lavorato per OpenAI.
Emmett Shear, ex Ceo di Twitch, è passato rapidamente per OpenAI. Al momento sta lavorando su una startup in fase stealth di nome Stem AI. Andrej Karpathy è stato un dei primi membri di OpenAI, ma nel 2017 ha lasciato la società per unirsi a Tesla dove ha lavorato sul programma di guida autonoma. Oggi è attivo con Eureka Labs, una startup in ambito edtech.
Jeff Arnold ha lavorato per OpenAI pochi mesi nel 2016. L’anno seguente ha lanciato Pilot, startup divenuta unicorno. Oggi guida un fondo di Venture Capital. David Luan è stato engineering VP di OpenAI fino al 2020. Passato poi per Google ha lanciato Adept AI Labs. Tim Shi è un altro ex membro di OpenAI, che ha messo mano all’ambizioso progetto dell’Artificial General Intelligence (AGI). Ha poi fondato Cresta, sempre attiva in ambito AI.
Pieter Abbeel, Peter Chen e Rocky Duan hanno lavorato come research scientists di OpenAI tra 2016 e 2017. In seguito hanno fondato Covariant, che sviluppa modelli di AI per la robotica e che è stata acquisita poi da Amazon. Proseguendo troviamo Maddie Hall, che si è occupata di progetti speciali nella società di Sam Altman fino al 2019. Ha poi lanciato Living Carbon, una climate tech.
Shariq Hashme ha lavorato per meno di un anno per OpenAI nel 2017. Nel 2021 ha fondato a Londra Prosper Robotics. Infine troviamo Jonas Schneider, fondatore di Daedalus, e passato per OpenAI nell’ambito software engineering; e Margaret Jennings, attiva in OpenAI tra 2022 e 2023: Kindo è la sua società specializzata in chatbot.