Chi sono le quattro italiane over 50 nella classifica Forbes delle cinquantenni più importanti dell’area EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa)?
I cinquant’anni sono la nuova “golden age”. L’età dell’oro in cui si è più consapevoli, più sicure di sé, più determinate e lucide nel disegnare il proprio futuro. Lo dimostrano le cinquanta over 50 selezionate da Forbes per l’area EMEA(Europa, Medio Oriente e Africa): donne che si sono contraddistinte in ogni settore, a dispetto dei soffitti di cristallo, dalla scienza alla finanza, dalla politica alla tecnologia, dall’arte alla moda.
Ci sono imprenditrici, leader, creative e scienziate. Come Emmanuelle Marie Charpentier, francese, classe 1968, che nel 2020 ha ricevuto insieme a Jennifer Doudna il Premio Nobel per la chimica “per lo sviluppo di un metodo per l’editing del genoma”. Oppure Martina Merz, ingegnere 58enne, CEO di Thyssenkrupp Group, prima donna alla guida del colosso tedesco. E ancora, Leena Nair, 52enne ceo di Chanel, che ha preso le redini della casa di moda fondata da Coco all’inizio del 2022: è la prima donna, la prima persona di origine asiatica e la più giovane in assoluto a ricoprire questo ruolo. E che cosa dire di Fatma Samoura, oggi 59 anni, senegalese, pioniera nel mondo dello sport? Nel giugno 2016, all’età di 53 anni, è diventata la prima donna e la prima persona di origini africane a ricoprire la carica di segretario generale della FIFA.
E ancora, Dame Judi Dench, attrice vincitrice di un Premio Oscar a 64 anni per il film Shakespeare In Love; Kristalina Georgieva, economista e politica bulgara, dal 2019 direttrice operativa Fmi (Fondo Monetario Internazionale); Christine Lagarde, presidente Bce (Banca Centrale Europea), Özlem Türeci, co-founder e chief medical officer di BioNTech,azienda tedesca di biotecnologia e biofarmaceutica in primo piano durante questa pandemia.
L’elenco delle “mitiche” over 50 è lungo (qui i 50 nomi): ci sono anche 4 italiane. Ecco le loro storie.
Cinquanta over 50, chi sono le quattro italiane
Stefania Triva
A 57 anni Stefania Triva è presidente e amministratore delegato di Copan, azienda italiana che produce dispositivi di raccolta e trasporto per test diagnostici, genomici e forensi. Da quando ha assunto la carica di CEO nel 2014, all’età di 50 anni, ha contribuito a far crescere l’azienda a conduzione familiare, uno dei più grandi produttori mondiali di tamponi speciali per test PCR Covid-19 e altre malattie, con quasi 250 milioni di dollari di ricavi nel 2020.
Donatella Versace
Dopo che Gianni Versace è stato assassinato nel 1997, Donatella, sua sorella minore, oggi 66enne, ha preso in mano la gestione dell’omonima casa di moda. Nel corso degli anni ha segnato la storia della moda in molti momenti. Uno su tutti? La creazione del “jungle dress” per Jennifer Lopez ai Grammy Awards il 23 febbraio del 2000, uno degli abiti più “iconici” della storia della moda e della cultura pop, nonché motivo della nascita di Google Immagini. Come ha raccontato l’ex amministratore delegato di Google Eric Schmidt, furono così tante le persone che cercarono foto della cantante che quella “divenne la ricerca più popolare che avessimo mai visto. Non avevamo un modo per dare agli utenti esattamente quello che volevano, cioè un’immagine di JLo che indossava quell’abito. E fu così che nacque Google Immagini”. Nel 2018, a 63 anni, Donatella Versace ha messo a segno il più grande affare della sua vita: ha venduto il marchio a Michael Kors per 2,1 miliardi di dollari. Rimane però direttore creativo e volto pubblico dell’azienda.
Maria Grazia Chiuri
Cresciuta a Roma da madre sarta, Maria Grazia Chiuri, 57enne direttore creativo di Christian Dior, ha oltre 25 anni di esperienza nel settore della moda, nel quale ha mosso i primi passi come designer di borse per Fendi. Dopo aver compiuto 50 anni, ha raggiunto una pietra miliare nella carriera ed è diventata la prima donna a guidare la famosa casa di moda, da quando il marchio è stato creato nel 1946. Prima della sua nomina, Chiuri ha ricoperto con successo per otto anni il ruolo di co-direttore creativo di Valentino.
Barbara Jatta
Storica dell’arte italiana, è dal 2016 la responsabile di uno dei musei più visitati al mondo, i Musei Vaticani, prima donna a ricoprire questa posizione. Sovrintende a circa 70.000 opere d’arte, tra cui i dipinti di Michelangelo nella Cappella Sistina. E’ stata elogiata per aver guidato molte iniziative innovative in questi anni, inclusa la digitalizzazione della biblioteca vaticana e la creazione di tour virtuali interattivi, che sono stati apprezzati in tutto il mondo durante la pandemia.