Oggi, domenica 7 luglio, è in programma il secondo turno delle elezioni legislative in Francia. Indette dal presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, subito dopo i risultati alle Europee di giugno, che hanno premiato l’estrema destra, al primo turno il Rassemblement National ha ottenuto oltre il 33% dei consensi.
Nel secondo turno odierno sono previsti i ballottaggi. In attesa di conoscere i risultati passiamo in rassegna i programmi politici dei partiti sul fronte dell’economia, degli investimenti e delle startup. Prima di cominciare ricordiamo che da diversi anni Macron ha puntato a trasformare la Francia in una startup nation: Parigi è la seconda città per risorse VC in Europa con 1,5 miliardi di euro raccolti nel 2023 (la prima è Londra, con 2,7 miliardi). Nella capitale Station F (in foto d’apertura) è uno dei luoghi simbolo di questo cambiamento, polo in cui aziende innovative, corporate e talenti fanno rete.
Come riporta Euronews, fin dalla vigilia delle elezioni legislative gli imprenditori hanno espresso scetticismo rispetto al programma di estrema destra ed estrema sinistra. «I programmi di Rn e del Nuovo Fronte Popolare sono pericolosi per l’economia», ha detto il presidente del Medef, Patrick Martin, che guida l’associazione degli imprenditori.
Il Nuovo Fronte Popolare, raggruppamento di sinistra in cui è presente anche Mélenchon, punta a cancellare la riforma delle pensioni di Macron e a bloccare il prima possibile i prezzi di energia, benzina e generi alimentari. C’è poi l’obiettivo di abolire i privilegi dei più ricchi.
Rassemblement National e le imprese
Se guardiamo invece al Rassemblement National, il partito ha il progetto di creare un Fondo sovrano francese «per aumentare la remunerazione del risparmio nazionale e orientarlo verso i settori strategici, l’industria e l’innovazione», come si legge su France24. Ha in programma l’esenzione fiscale per cinque anni per le società lanciate dagli under 30. In previsione mira anche a incentivare la costruzione di stabilimenti nel Paese.
I piani di Macron
Ensemble, il partito di Macron, segue la linea del presidente: reindustrializzazione, grazie all’appoggio e al contributo delle startup. La strategia Francia 2030, secondo il capo dell’Eliseo, sarebbe in grado di garantire 200mila posti di lavoro nell’industria. In alcune zone del Paese, come al nord per esempio, è in corso un processo di sviluppo industriale importante, con la costruzione di diverse gigafactory per la produzione di batterie (una in particolare verrà battezzata da una startup che nel 2023 ha chiuso un round da 2 miliardi di euro). Ensemble punta a creare 400 nuove fabbriche entro fine decennio.
La Francia del futuro, tra AI e unicorni
Su StartupItalia avete letto degli importanti risultati sul fronte AI dell’ecosistema d’Oltralpe: La scaleup Mistral ha raccolto 600 milioni di euro il mese scorso e da tempo rappresenta una delle più interessanti realtà europee attive in un settore – quello dell’intelligenza artificiale – dominato da USA e Cina. La Francia conta su quasi 30 unicorni, ossia aziende che valgono almeno 1 miliardo di euro.