Mentre l’Europa fa i conti con il disinteresse americano in Ucraina e tenta di riarmarsi con il progetto Rearm Europe da 800 miliardi di euro, in America una nuova startup della Difesa mette a segno un round. Si tratta di Epirus, società californiana specializzata in sistemi anti droni, che come riporta TechCrunch ha raccolto 250 milioni di dollari a una valutazione superiore al miliardo di dollari.
Chi ha fondato la startup della Difesa Epirus?
Tra i soggetti del Venture Capital che hanno guidato il round c’è 8VC, fondo lanciato da Joe Lonsdale, imprenditore noto negli Stati Uniti soprattutto perché ha fatto parte del team originario di Palantir (forse la più importante ex startup legata a Difesa e intelligence negli Stati Uniti). Due anni fa Lonsdale ha voluto impegnarsi nel settore investimenti con 8VC, inaugurando un veicolo per «aggiustare un mondo distrutto» come ha dichiarato all’epoca. Lonsdale è uno dei molti imprenditori che Oltreoceano sostengono Donald Trump.
Epirus è dunque una delle sue realtà, specializzata in un segmento specifico e strategico per le guerre odierne. Come si è notato nella guerra in Ucraina, la difesa anti droni è stata fondamentale per Kiev nella resistenza all’invasione russa. Il prodotto di punta dell’azienda è Leonidas: si tratta di un sistema che invia impulsi elettromagnetici ad alta potenza contro i droni nemici per danneggiarli e abbatterli. La startup ha siglato un contratto da 66 milioni di dollari con l’esercito americano.
Quali sono le startup della Difesa USA
Oltre a Epirus e a Palantir sono diverse le aziende innovative che abbiamo raccontato in questi anni per testimoniare il crescente sviluppo di soluzioni simili nell’ecosistema a stelle e strisce. C’è ad esempio Castelion, che nel marzo 2024 ha testato con successo il suo primo prototipo di arma ipersonica con il lancio di un missile nel deserto del Mojave, in California.
Dal Texas invece è arrivata poche settimane fa la notizia di un round da 600 milioni di dollari (presente anche 8VC) chiuso da Saronic: la società sta lavorando per creare una flotta bellica autonoma. Archer è invece specializzata nell’aeronautica (oltre che nei taxi volanti su cui punta Stellantis): a fine 2024 ha chiuso un round da 430 milioni di dollari. Anduril è infine un’azienda innovativa che ad agosto scorso ha raccolto 1,5 miliardi di dollari (grazie anche al Founders Fund di Peter Thiel): il suo obiettivo è potenziare l’arsenale americano con, ad esempio, il progetto siglato col Pentagono per sviluppare e testare jet da combattimento senza pilota.