Due compagni di banco, un esame da dover superare, un’idea: creare un software per promuovere giochi sportivi. Neanche a farlo a posta, loro sono Davide e David (rispettivamente, Polacco e Bottai). «Siamo stati compagni di corso all’Università di Bolzano, dove abbiamo studiato Entrepreneurship and Innovation. Durante l’esame di fine corso magistrale abbiamo avuto un’idea: lanciare un software per gli appassionati di tennis come noi. Così abbiamo lavorato sul market feed e pivottato l’idea originale, ma nella fase di creazione le cose sono cambiate. Ci eravamo accorti che in Italia non erano poi in tanti a seguire questo sport. Allo stesso tempo, però, non esisteva qualcosa di simile. Abbiamo voluto scommetterci. Poi sono arrivate le vittorie di Sinner che ci hanno dato una mano», commentano Davide e David, co-founder di Ace Cream assieme a Giuseppe Salvi e Daniel De Rosso. Oggi Ace-Cream potrebbe anche essere chiamato Fantatennis perché segue, più o meno, le stesse regole del Fantacalcio. E ad avere scaricato l’app sono migliaia di utenti.

Leggi anche: Mai sopravvalutare l’altra parte (o se stessi). Otto consigli per negoziare con successo
La grande scommessa
«Oggi la situazione è decisamente cambiata rispetto a quando abbiamo deciso di intraprendere questo cammino – commentano Davide e David – Il tennis è, dopo il calcio, lo sport più seguito in Italia e ha una connotazione internazionale. Così da quel software su cui ci chiedevamo se sarebbe stata una scommessa vana a se stessa o no, è nata Ace Cream». Si tratta di un’app di fantasy – tennis che trasforma un torneo in un gioco strategico e interattivo permettendo agli utenti di creare squadre virtuali con i tennisti più bravi, seguire punteggi live, usare potenziamenti tattici e partecipare a sfide giornaliere durante i tornei ufficiali, dai Masters 1000 agli Slam. Nata tra il NOI Techpark di Bolzano e l’incubatore I3P di Torino da 4 giovani under30, ha catturato l”interesse non solo degli appassionati di tennis ma anche dei “Carota Boys“, cinque amici d’infanzia che si sono fatti conoscere per aver tifato Jannik Sinner agli Internazionali di Roma vestiti da carota. Oggi anche i Carota Boys condividono con il team di Ace Cream lo stesso obiettivo: portare il tennis nell’arena della gamification sportiva con un modello accessibile, curato e aggiornato in tempo reale.

Prima di Sinner
«La nostra idea ha preso forma concreta nel 2023, anticipando il trionfo di Sinner – spiega il team di Ace Cream – Il progetto è stato latente per circo un anno, e non eravamo neppure gli unici quando abbiamo iniziato a lavorarci ma c’è da dire che altri team non sono, poi, andati avanti». Insomma, hanno preceduto le vittorie mondiali del campione italiano ancora prima che diventasse uno tra i migliori 10 al mondo, poi il numero 1. «Quando, poi, ci siamo lanciati sul mercato, un anno fa, abbiamo assistito alla fortuita circostanza che il nostro connazionale stesse per diventare campione mondiale. L’interesse per questo sport è cresciuto a dismisura e noi abbiamo capito che allora sì che c’era una grande possibilità di crescita».

Dal momento del lancio sul mercato, Ace Cream registra ogni giorno sempre più utenti: «Il nostro target principale è di età svariata, dai 16 ai 65 anni, ma anche gli over35 sono interessati a pagare un premium. In particolare, ci seguono sia tennisti che appassionati». Dopo il mercato italiano, Ace Cream vuole crescere a livello internazionale. «Puntiamo tanto anche sulla Bundesliga e i grandi tornei internazionali. Alla fine i giocatori fanno il giro del mondo, e la lingua del tennis è l’inglese – spiegano Davide e David – Siamo partiti dall’Italia ma vogliamo validare il modello dagli UK agli USA fino alla Spagna».
Fantatennis come FantaSanremo?
Ma come si gioca, quindi, ad Ace Cream? «Iniziamo dalle differenze: se il FantaSanremo influenza gli artisti in gara, questo con noi non succede – spiega il team – Tuttavia, quello che facciamo è dedicarci ai 3 grandi Slam e agli ATP Tour Masters 1000, i più seguiti dall’opinione pubblica. I nostri utenti possono scegliere 6 giocatori, creare una squadra e potenziarla con i booster, che permettono di personalizzare la squadra stessa con una sorta di “superpoteri“». In pratica, in occasione dei tornei più prestigiosi, come Grand Slam e Masters 1000, si può comporre la propria squadra virtuale con un budget di 100 crediti, scegliendo sei tennisti tra quelli in tabellone. Le prestazioni reali degli atleti generano punti, mentre potenziamenti strategici — i cosiddetti “Booster” — premiano intuizione e conoscenza del gioco e permettono sia di accumulare punti extra che di accedere all’app con più motivazione, anche se non hai azzeccato la selezione dei giocatori. «Inoltre, con le “prediction” l’utente può scegliere di votare chi vincerà più partite, provando ad accumulare sempre più punti e battendo gli altri in gara. Le ricompense non sono premi in denaro, ma solo “di fama”», spiegano Davide e David.

«Io provengo dal campo del marketing – racconta Davide – David da quello del business, mentre Giuseppe è il nostro CTO con più di 2 anni di esperienza in un’azienda leader in Trentino, e si occupa di dati AI e automazione, poi ci sono i collaboratori esterni e siamo alla ricerca di due sviluppatori e un social media manager. Puntiamo a essere un team di 6 persone entro la fine dell’estate».
Il futuro di Ace Cream
Nei prossimi progetti di questo giovane team ci sono, dopo aver creato delle leghe e avere aggiornato i risultati in tempo reale, la possibilità di introdurre “”il premium” per creare una squadra che suggerisca il tennista che può performare meglio, avendo quindi una più alta probabilità di vittoria. Parlando di fatturato, il team spiega: «Prevediamo di raggiungere nel 2026 86mila euro per poi crescere e, nel 2027, chiudere a 650mila anche grazie al flusso di ricavo che dovrebbe arrivare dal “premium”. In questo caso, pensiamo anche di ottenere qualcosa da parte degli sponsor con la vendita di spazio in app».