A fine luglio vi abbiamo chiesto di aiutarci a raccogliere proposte per migliorare il lavoro di chi fa startup in Italia. Abbiamo presentato questo lavoro alla Camera
Quando ci è stato chiesto da parte del deputato Alessandro Fusacchia di FacciamoECO, di contribuire alla stesura di alcune proposte da presentare alla Camera per migliorare il lavoro di chi fa startup in Italia, abbiamo subito pensato di coinvolgere la community. Come i lettori di StartupItalia sanno, infatti, crediamo moltissimo nel lavoro partecipativo e, appena c’è l’occasione, chiediamo ai lettori di darci una mano.
Abbiamo lanciato un sondaggio a inizio agosto chiedendovi che cosa manca all’Italia per diventare una Startup Nation. Il sondaggio è rimasto attivo durante l’estate e, come spesso accade, i risultati hanno superato le aspettative. Hanno risposto al questionario 273 persone e 240 di loro hanno effettivamente lasciato scritta una proposta articolata e dettagliata sui temi di maggior interesse per interesse per le startup Italiane. Le proposte sono state soprattutto centrate su burocrazia, formazione, sgravi fiscali e aiuto per chi offre lavoro.
Un quaderno presentato alla Camera
Abbiamo quindi inserito le proposte della community in un quaderno più ampio presentato alla Camera dei deputati e che partiva da un ciclo di 5 incontri pubblici organizzati da remoto con il deputato Alesandro Fusacchia di FacciamoECO, Lexia Avvocati, VC Hub, Onde Alte, Junior Achievement Italia; in questi incontri abbiamo ragionato su come impostare il lavoro e deciso di lavorare a un quaderno di proposte il più possibile aperto e inclusivo e soprattutto non definitivo. Come scrive Fusacchia nella prefazione del quaderno: “Il lavoro che nei mesi scorsi abbiamo cominciato a intraprendere con l’iniziativa “Fare Nuova l’Impresa” non ha alcuna dimensione ideologica. Parte, al contrario, da queste premesse e considerazioni e vuole mettere in luce la necessità di non arretrare, dopo tante fatiche, sul fronte della modernizzazione del Paese. Per questo quando è venuto fuori che, dopo tanti anni, non era più possibile costituire una startup online, abbiamo deciso di cogliere la palla al balzo e di prendere questo ritorno al passato come l’occasione non solo per alzare la mano, dire che non ci stiamo, e ricordare dove sta andando l’Europa; ma per provare a rifare tutto un ragionamento più ampio sulle nuove imprese in Italia, a partire da un primo “tagliando” all’ecosistema startup”.
Le 9 proposte per le startup
Ecco in sintesi i “titoli” delle proposte. Potete scaricare qui il paper per approfondire.
- Burocrazia e costituzione online, dalla Carta torniamo al Digitale
- Favorire investimenti in startup, una proposta che si divide in cinque
- Modifica della disciplina del Patent Box per startup e PMI innovative
- Tech Transfer Act e Regulatory SandBox per incentivare l’avvio di una startup
- Sul fisco il modello viene dall’estero: L’esempio del Seed Entrerprise Investment Scheme
- Lavoro: agevoliamo chi assume (anche) in startup
- Formazione, l’imprenditorialità come skill: ripartiamo dalla scuola
- Più impresa femminile
- Più imprese over 55: startup non significa giovane
Scaricate qui il paper