La polizia sudcoreana ha avviato un’indagine per verificare se Telegram favorisca i crimini sessuali online, secondo quanto si legge sull’agenzia di stampa Yonhap, che ha citato il capo del National Office of Investigation come referente per l’inchiesta. Questa farebbe seguito a numerose segnalazioni da parte dei cittadini e della sfera politica sulla diffusione su Telegram di immagini pornografiche che ritraggono donne sudcoreane.
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Che cosa sappiamo sulle indagini in corso
La scorsa settimana, le autorità della Corea del Sud hanno promesso di reprimere i crimini di sfruttamento sessuale tramite deepfake, un’iniziativa che ha coinciso con l‘indagine francese su Pavel Durov, il fondatore di Telegram di origine russa, mentre le autorità locali stanno ricercando attività di criminalità organizzata sulla piattaforma. Interrogato sulle attività criminali compiute su Telegram, il commissario dell’Agenzia politica nazionale, Cho Ji-ho, ha affermato che le indagini sui fornitori di servizi di messaggistica si sono rivelate complicate e richiedono molto tempo.
La scorsa settimana, Telegram aveva affermato di essere riuscita a moderare attivamente i contenuti dannosi sulla sua piattaforma, tra cui la pornografia illegale. Ma secondo un rapporto del 2023 sui deepfake a livello mondiale stilato da Security Hero, una startup statunitense specializzata nella protezione dai furti di identità, la Corea del Sud è il Paese più preso di mira dalla pornografia deepfake: i suoi cantanti e attrici costituiscono il 53% degli individui ritratti in tali deepfake.