Si chiama Flavrs ed è stata fondata da due ex dipendenti di Google. Come social network punta a raccogliere i content creator in cerca di nuove fonti di traffico
A prescindere dalla vostra dieta su TikTok, è molto probabile che l’algoritmo più potente del mondo vi serva ogni giorno una discreta quantità di video di cuochi e cuoche che in 20 secondi cucinano qualsiasi tipo di prelibatezza. Il fenomeno si chiama foodtok: secondo il New York Times il social di ByteDance sarebbe la piazza più facile per emergere come novello chef (a proposito: seguite Gianluca Conte, aka ITSQCP, per farvi un’idea del format). Da pochi giorni è stata fondata una startup, Flavrs, che sta per lanciare un social network molto simile a TikTok, verticale sul mondo del cibo: i content creator potranno pubblicare i propri video di ricette e gli utenti, per una buona volta, non avranno scuse per non preparare quel dolce. Sull’app, infatti, sarà caricata la lista degli ingredienti, da acquistare direttamente dalla piattaforma.
A fondare Flavrs sono stati due ex dipendenti di Google. Si chiamano François Chu e Alejandro Oropeza, entrambi attivi nell’ambito marketing e content di YouTube. Il modello non è nuovo: la possibilità di acquistare sul social è una strada già sperimentata su TikTok, così come su WeChat. Sono le cosiddette super app, molto più che piattaforme dove messaggiare e condividere foto. Flavrs, in tutto questo, tenterà di ritagliarsi uno spazio di autorevolezza, puntando sul fatto che i content creator sono sempre alla ricerca di nuovi spazi, per non dipendere unicamente da una sola fonte di traffico. Al momento Flavrs non è ancora disponibile sugli store.
La startup ha ricevuto un primo investimento da 7 milioni di dollari. A guidare l’operazione è stato il fondo Andreessen Horowitz, seguito da Wellington Access Ventures, Cercano Management, Progression Fund e Firstminute Capital. Hanno iniettato capitale anche gli chef Eric Ripert e Tom Colicchio. “Flavrs è una piattaforma incentrata sul cibo e sui creator che consente ai buongustai di guardare, comprare e mangiare – si legge sul sito ufficiale -. Abbiniamo i vostri video a dati intelligenti sulle ricette e a un’integrazione personalizzata per lo shopping che consente ai vostri spettatori di agire sui vostri contenuti e di gustare ottimi piatti”.
Il successo delle ricette e del cibo in generale sui social si deve a moltissimi fattori, tra cui la bravura dei talenti che riescono a cucinare e al tempo stesso intrattenere. D’altra parte negli anni è emerso anche un problema riguardante il binge eating e la cattiva alimentazione, che tramite i social diventa virale e rischia di trasmettere messaggi sbagliati, se non pericolosi. In Cina, per esempio, hanno optato per la linea dura contro i video di abbuffate. Ce ne eravamo occupati anni fa con un nostro approfondimento.