Gavino Puggioni, laurea in Economia del Turismo all’Università Bicocca di Milano, torna nella sua Sardegna dopo anni all’estero e lancia un tour operator per weekend di digital detox. «La tecnologia è bellissima, ma impariamo a usarla». Per Venti di Futuro la nuova storia firmata da Eleonora Chioda
Arrivi in vacanza e la prima cosa che fai è depositare il telefono in una cassetta di sicurezza. Poi ti immergi nella natura, e per due giorni fai avventure. Kayak, trekking, sup, yoga, meditazione, corsi di cucina e di argilla. C’è di più: ti disconnetti per intraprendere un percorso di benessere digitale, dove impari un uso consapevole del telefono. La cosa curiosa? L’idea del primo tour operator europeo, completamente dedicato al digital detox, è di un ragazzo di 29 anni. Lui è Gavino Puggioni e la sua impresa si chiama Logout Livenow. Siamo ad Alghero, in Sardegna. Qui Gavino è tornato dopo anni passati all’estero e ha deciso di promuovere vacanze in mezzo alla natura in cui ci si sconnette da tutto. Digital detox giornalieri, retreat di più giorni, soluzioni per aziende. Esce la tecnologia, entrano percorsi di benessere digitale. In tasca Gavino ha una laurea in Economia del Turismo all’Università Bicocca di Milano, una doppia laurea a Mosca e un diploma di benessere digitale conseguito a Londra.
Come è partito tutto
L’idea è nata dopo un viaggio in solitaria di 40 giorni tra Cuba e la Colombia. Dopo una settimana gli rubano tutto. Portafogli e carte. Quella che sembrava una disavventura diventa invece un’opportunità. Gavino si fa mandare qualche soldo dalla famiglia. Non recupera la connessione (“tra l’altro a Cuba era molto difficile connettersi alla Rete, dovevi acquistare una tessera e andare in una piazza precisa”) e scopre il senso del viaggio. Si riconnette con la natura e con gli altri. Torna con una consapevolezza: l’iperconnessione ci sta facendo del male. Decide di cambiare e di trasformare questa esperienza in un format per tutti. Si iscrive al master Consciously digital, a Londra, 8 mesi di lezioni. È l’unico italiano. Diventa Coach di benessere digitale. Rientra nella sua Sardegna e avvia Logout Livenow all’inizio del 2020. Con 10mila euro e due soci: il fratello Giuliano, 31 anni, e Davide Dal Maso, 27 anni, docente e coach di social media marketing. «Il nostro obiettivo non è abbandonare la tecnologia, ma usarla in modo consapevole e limitare le ore di connessione durante il giorno».
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«Il telefono è la cosa al mondo che ci ha messo d’accordo tutti. Ma va usato come uno strumento. Invece lo strumento siamo noi. Siamo sui social due ore al giorno, che sommate significa 40 giorni l’anno, escluse le ore di sonno. I social ci tolgono tempo, attenzione. Influenzano negativamente la nostra autostima. Ci danno scariche di dopamina, il neurotrasmettitore del piacere, che ci spingono a ritornare. Ci abituano a ottenere tutto e subito. Rendono molto difficile la capacità di raggiungere un obiettivo».
Vivere senza tecnologia
Durante le vacanze che possono durare da 1 a 7 giorni, Gavino spiega tutte le conseguenze dell’iperconessione e insegna le regole di un uso corretto. Come disattivare le notifiche non necessarie, studiare e lavorare con l’opzione “non disturbare”, in cui ti arrivano solo le chiamate dai numeri che hai messo in emergenza, impostare limiti di utilizzo del telefono, staccarsi completamente almeno un’ora al giorno, stabilire aree della casa digital free. Come la camera da letto.
«Tutto è nato da una disavventura. A Cuba senza soldi, la prima cosa che ho fatto è stato tagliare il collegamento a Internet. Poi grazie ai 200 euro che la famiglia mi ha mandato tramite l’ambasciata ho deciso di continuare con il mio viaggio. Senza telefono e senza connessione. Meno condividevo, più viaggiavo. Mi muovevo prendendo un passaggio dalle macchine collettive, andavo a bussare alle porte degli Airbnb. Guardavo i tramonti, senza postarli. E più passava il tempo, più mi rendevo conto di come stavo bene».
Dopo la pandemia in cui tutti ci siamo ritrovati sempre connessi, in molti di noi è nata l’esigenza di staccare. Gavino e soci hanno già organizzato vacanze per 250 clienti. I pacchetti costano da 200 a 450 euro. Si fanno in Sardegna e ora anche in Veneto. Da 2021 hanno iniziato a organizzare esperienze per le aziende, corsi di team bulding e benessere digitale. «Sono appena rientrato dalle Dolomiti ,dove abbiamo organizzato un weekend di digital detox per i dipendenti di una grande azienda. Essere sempre connessi al posto di lavoro, guardare e consultare le email ogni minuto e rispondere a qualsiasi ora del giorno e della notte o ritrovarsi sempre su Teams ha un grande rischio: il Burnout. Termine inglese che significa esaurito, bruciato. E che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha riconosciuto come sindrome da stress cronico associato al contesto lavorativo, quando è mal gestito».
Il peso dei social
Ma tu li usi i social? «Certo, in modo consapevole. Mi informo, pubblico i post delle cose che faccio, li considero una finestra sul mondo. I miei amici mi prendono in giro quando mi vedono con il telefono in mano. Ma io credo che la tecnologia sia fantastica. I ragazzi di oggi sono i primi nella storia a essere nativi digitali. Sono veloci. Sanno usare la Rete benissimo, dovrebbero sfruttare i lati positivi della connessione. E poi chiudere tutto. Chat e social e ritrovarsi». Intanto Gavino e soci hanno vinto un bando della Regione Sardegna per organizzare un evento per le scuole: due giorni dedicati al benessere digitale. Se gli chiedi qual è la cosa più bella del tuo lavoro, ti risponde: «Quando qualcuno dopo aver frequentato le nostre esperienze mi scrive: “Grazie, ho ripreso a leggere”».