La digital company ha in cantiere diverse collaborazioni con startup straniere e prevede una costante crescita nell’offerta del proprio pet smartphone
È partita su Mamacrowd la seconda campagna di raccolta fondi di Kippy, startup innovativa focalizzata nel mercato dei pet wearable e cofondata da Simone Sangiorgi e Marco Brunetti. Su StartupItalia vi avevamo già raccontato del progetto imprenditoriale partito nel 2015 con un device da 38 grammi da agganciare ai collari degli amici a quattro zampe per fornire al padrone un affidabile strumento di localizzazione tramite app. Da allora la tecnologia proprietaria è cresciuta, arrivando a offrire quello che Simone Sangiorgi ha definito il pet smartphone in grado di trasmettere al padrone non soltanto la posizione del suo cane nel caso di smarrimento, ma anche tutta una serie di informazioni sulla salute e sull’attività dell’animale durante il giorno.
Kippy, gli obiettivi del crowdfunding
«In Europa – ha spiegato Sangiorgi – moltissimi cani vengono smarriti ogni anno e, purtroppo, nel 20% dei casi non c’è il lieto fine». Con la seconda campagna su Mamacrowd gli obiettivi di Kippy sono il continuo perfezionamento dei servizi della digital company e la scalabilità del business. «Ci presentiamo a tutti i potenziali investitori di Mamacrowd con una crescita mese su mese costante. Ma per ottenere, come vorremmo, 4mila registrazioni mensili ai nostri servizi ci occorrono risorse da investire su marketing e ricerca e sviluppo per continuare a offrire prodotti di altissima qualità».
Il pet market a livello globale rappresenta un settore in costante crescita, al punto che perfino le grandi corporate guardano con interesse alle innovazioni apportate dall’ecosistema startup. «Ogni mese abbiamo 27mila utenti attivi, il 60% dei quali all’estero», ci ha spiegato il Ceo di Kippy, startup che offre pacchetti di servizi digitali in base alle esigenze. «A breve lanceremo anche un prodotto wearable per gatti, il più piccolo al mondo. Quando abbiamo iniziato nel 2015 il mercato di riferimento quasi non esisteva, ma le proiezioni parlano di un giro d’affari da 10 miliardi di dollari entro il 2025».
Nei prossimi piani di Kippy resta il processo di internazionalizzazione, con l’ingresso nel mercato americano, tra i più interessanti a livello globale. Oltreoceano, stando ai dati più recenti, la pet economy riguarderà oltre un terzo della popolazione nel giro di pochi anni, per un valore complessivo di 200 miliardi di dollari sempre entro il 2025. Ma la crescita si registra ovunque, anche in Cina.
Soprattutto durante i difficili mesi di lockdown il ruolo degli animali domestici è stato fondamentale per il benessere di molte persone, talvolta anche sole, che per settimane o mesi non hanno potuto incontrare nessuno. Cani e gatti sono ormai accettati come membri a tutti gli effetti della famiglia, e questo porta i padroni ad accudirli e a volerne monitorare le condizioni di salute. «Con i servizi di Kippy – ci ha detto Sangiorgi – è come avere a disposizione un activity tracker per umani, ma su misura della razza del proprio cane. Non soltanto dà la localizzazione, ma traccia il sonno, l’attività fisica, il gioco e invia anche notifiche al padrone».
Oltre alla campagna di crowdfunding appena lanciata su Mamacrowd, la digital company ha in cantiere diverse collaborazioni con startup straniere e prevede una costante crescita nell’offerta del proprio pet smartphone. «Venderemo a breve anche assicurazioni animali grazie a partnership e presto concluderemo un accordo con una startup inglese per suggerire agli abbonati le ricette migliori per cani e gatti personalizzate sui loro dati d’attività e fisionomia».