La startup lo scorso aprile era stata protagonista di un round da 27 milioni di dollari
Habyt, startup proptech italo-berlinese, fondata nel 2017 da Luca Bovone che sviluppa e commercializza soluzioni abitative all-inclusive per lo student housing, e partecipata da vari fondi di venture capital internazionali tra cui il venture italiano P101, ha annunciato la fusione con Common, operatore di co-living in Nord America. Questa nuova realtà avrà sedi in più di 40 città, portando la sua presenza in 14 Paesi e 3 continenti. Inoltre, gestirà più di 30 mila unità abitative tra soluzioni di co-living, monolocali e appartamenti standard in affitto.
“Come P101, siamo particolarmente orgogliosi di aver supportato Habyt in questa operazione che, come sempre, rispecchia la capacità del management di Habyt di saper leggere il mercato e proietta la società verso la leadership mondiale del settore”. Ha dichiarato Giuseppe Donvito, partner di P101.
La volata di Habyt
Fondata nel 2017 da Luca Bovone, è ora attiva in 24 città e in 12 Paesi diversi. Ad oggi Habyt gestisce più di 10 mila unità abitative in tutto il mondo, supportando 15 mila clienti ogni anno. Il capitale finora raccolto dall’azienda supera i 50 milioni di dollari. Hanno creduto in questa realtà investitori come Burda Principal Investments, Sequoia Capital, HV Capital, P101, Picus and Vorwerk Ventures, DI Capital Solutions e Inveready.
Lo scorso aprile ha chiuso un round di investimento da 27 milioni di dollari guidato da Burda Principal Investments, Sequoia Capital India e Sasscorp. E prima ancora aveva chiuso un round di investimento nel 2020 pari a 6 milioni di euro e un secondo round da 20 milioni a giugno 2021, entrambi partecipati da P101. Infine ad aprile 2022 ha comunicato l’operazione di fusione con con Hmlet, azienda leader del settore in Asia Pacifica.
I commenti
“Questa fusione ha perfettamente senso per entrambe le aziende: Habyt non aveva una presenza in Nord America e Common in Europa”, ha aggiunto Luca Bovone, founder e CEO di Habyt. Che ha aggiunto: “Combinate, le nostre risorse rendono disponibile una soluzione completamente digitale e semplice per accedere a proprietà in affitto in tutto il mondo. Qualcosa che, storicamente, era reso complesso da infinite scartoffie o burocrazia”.
“Questa mossa risulta sensata sia per i residenti che per i partner immobiliari e crea il primo operatore di co-living veramente globale. E non c’è nessuno che lo faccia meglio al di fuori degli Stati Uniti, con valori simili e competenze digitali, di Habyt” ha concluso Brad Hargreaves, founder e presidente di Common.