La vicenda dura dal 2020. Di mezzo ci sono una tecnologia e i macchinari che fanno il gelato
Questa storia ha come protagonisti uno dei gelati più famosi al mondo, il McFlurry, e un dispositivo di intelligenza artificiale realizzato da una startup. Secondo quanto sta ricostruendo la stampa internazionale – come Protocol – l’azienda innovativa Kytch, cofondata in California dagli esperti informatici Jeremy O’Sullivan e Melissa Nelson, ha realizzato un device che, agganciato alla macchina del gelato, sarebbe in grado di informare i responsabili dei vari ristoranti McDonald’s sui possibili guasti, dando così tempo di intervenire e risolvere un potenziale guasto senza così privare i clienti del dolce dopo il pasto. Nelle scorse ore la startup ha fatto causa al gigante del fast food, accusandola di pubblicità ingannevole. La richiesta di risarcimento danni di Kytch è di 900 milioni di dollari. La risposta della multinazionale è già arrivata.
Riepiloghiamo i fatti ricostruiti sulla stampa. Anche Wired se ne è occupato: già nel 2020 McDonald’s aveva inviato una mail a tutti i propri ristoranti, avvertendoli – nel caso li avessero installati – di rimuovere subito i device Kytch parlando di un rischio di gravi lesioni umane, di furto dati sensibili e di violazione della garanzia dell’intero macchinario per preparare il McFlurry. In buona sostanza, l’intelligenza artificiale della startup doveva essere cacciata dai ristoranti. La Taylor Company è l’azienda che fornisce alla catena di fast food gli apparecchi per fare il gelato.
I clienti della startup Kytch sono sempre stati i vari negozi in franchise di McDonald’s. Sul sito ufficiale dell’azienda tech è stato pubblicato un appello per chiunque volesse sostenere la causa della startup. Nella causa depositata, i due founder non usano troppi giri di parole per descrivere la propria posizione. «Nonostante questi problemi diffusi (alle macchine del gelato, sui social è pieno di meme che prendono in giro i guasti, ndr), McDonald’s non è riuscito a migliorare significativamente i macchinari, e il gigante del fast-food ha persino concesso a Taylor i diritti esclusivi di fornire apparecchi da cucina a più di 13mila punti vendita negli Stati Uniti. Questo accordo genera milioni di dollari di entrate per Taylor e la sua rete di distributori in franchising […]. Questo schema lucrativo tra McDonald’s e Taylor è continuato ininterrottamente per anni fino a quando una startup tecnologica ha sviluppato la Kytch Solution».
La risposta di McDonald’s
Lo scontro tra la startup e McDonald’s è continuato negli ultimi due anni, con Kytch che ha anche accusato la multinazionale di aver proposto un prodotto analogo di Taylor che avrebbe rovinato le attività dell’azienda innovativa. I 900 milioni di dollari, come hanno spiegato i co-fondatori, sarebbe la cifra che la startup avrebbe guadagnato senza questo presunto sabotaggio. «Dopo aver appreso che il dispositivo non approvato di Kytch era stato testato da alcuni dei nostri franchise – ha commentato un portavoce di McDonald’s – abbiamo avuto una telefonata per capire meglio di cosa si trattasse e successivamente abbiamo comunicato ai franchise un potenziale problema di sicurezza. Non c’è nessuna cospirazione qui».