Il COO della startup fondata insieme al ceo Davide Cuttini: “Il nostro progetto nato per creare una piattaforma accessibile e aumentare le potenzialità del mondo fisico. Un progetto crypto deve essere in grado di gestire le risorse per attraversare la fase di calo del mercato, che può durare oltre tre anni”
“La blockchain è l’infrastruttura alla base del cosiddetto nuovo rinascimento digitale. È l’equivalente moderno della stampa di Gutenberg“. A dirlo è Diego Di Tommaso, COO di Over the Reality, piattaforma di realtà aumentata open source che, attraverso Ethereum, unisce il mondo reale a quello virtuale e crea esperienze innovative nel metaverso. Il progetto, nato nel 2018 a Udine dall’idea di Davide Cuttini, attuale CEO ed esperto di realtà aumentata, e Di Tommaso, è cresciuto fino a diventare uno degli attori principali in Italia nell’ambito del Web3. La startup ha 35 dipendenti e, dopo aver raccolto un round seed da 500mila euro nel 2020, è ora proiettata verso un nuovo finanziamento. “Nell’ultimo mese abbiamo aperto un serie a di dimensioni rilevanti. Guardiamo soprattutto a investitori statunitensi e, in parte, al mercato europeo”, racconta il coo dell’azienda a StartupItalia.
“Il nostro obiettivo è quello di uscire dal paradigma del B2b, per creare uno spazio accessibile e scalabile, in grado di aumentare le potenzialità del mondo fisico attraverso la mixed reality“. Per farlo, Over si è affidato alla tecnologia blockchain e ha puntato sulla realtà aumentata geolocalizzata. Questo significa aprire alla possibilità di far convivere il piano reale e quello virtuale, permettendo all’utente di aggiungere ogni tipo di contenuto all’ambiente che sta visitando in quel momento. Il tutto, utilizzando lo smartphone o un paio di occhiali smart.
Cos’hanno in comune le invenzioni della stampa di Gutenberg e della blockchain?
Quando Gutenberg inventò la stampa, poco più del cinque percento della popolazione sapeva leggere. Oggi la situazione per la blockchain non è molto diversa: ha un enorme potenziale e pochi utenti che ne comprendono a pieno la portata.
Perché è decisivo l’avvento di questa nuova tecnologia?
La blockchain è un nuovo strumento di coordinamento sociale, che travalica i confini dei singoli Stati e la loro giurisdizione. La moneta è stato solo l’inizio, con l’avvento di Ethereum e della Turing Machine su blockchain abbiamo assistito a un’esplosione cambriana nei casi d’uso. Ico, exchange decentralizzati, nft, organizzazioni autonome decentrate e stablecoin sono solo alcune delle applicazioni rese possibile da questa tecnologia.
E chissà quante ancora ne nasceranno in futuro.
È difficile dire quali nuovi casi di utilizzo emergeranno. Di certo, trascorrendo sempre più tempo davanti a uno schermo, il valore degli oggetti che esistono nel mondo digitale è indubbio e uno strumento per possederli e scambiarli, come la blockchain, diventa il catalizzatore di una nuova economia. Ne abbiamo già osservato i primi esempi: progetti che si autofinanziano senza fare ricorso a venture capital, artisti che trovano nuovi mercati per monetizzare le proprie opere tramite gli nft, gruppi di persone che si organizzano e si finanziano, creando delle dao.
Una delle caratteristiche fondamentali dell’open metaverse è che gli asset generati in un metaverso sono disponibili sotto forma di nft in altri metaversi. Questa interoperabilità abilita uno spirito di collaborazione, in cui l’intero ecosistema beneficia della creazione di un asset in una piattaforma e dove il successo di un operatore apre a un nuovo mercato per gli altri. Nel Web3, il concetto di competizione è quindi molto diverso da quello tradizionale del Web2.
Nel vostro caso, quale novità portate nel mondo del Web3?
Le maggiori aziende nel mercato dell’open metaverse sono Decentraland e Sandbox. Entrambi sviluppano mondi in realtà virtuale, mentre Over ha come principale proposta di valore la realtà aumentata geolocalizzata, fruibile in questo momento attraverso mobile e, nel prossimo futuro, mediante smart glasses.
😎Parties and events get a major upgrade when they're merged with @OVRtheReality's AR layer OVER their real world venue or location.
👏🏼@KebraLobby.#comeonover #overthereality #AR #metaverse #NFTCommunity https://t.co/KpMpO66Iox
— Over the Reality 🌐 (@OVRtheReality) July 20, 2022
Esperienze a metà tra reale e virtuale, soluzioni per smartphone e occhiali smart. A quali tipologie di clienti sono rivolte le applicazioni di Over?
Abbiamo diversi tipi di utenti. Investitori che credono nella potenzialità della nostra realtà e acquistano nft per fini speculativi e creatori che ci vedono come un mezzo per pubblicare esperienze di realtà aumentata geolocalizzata in modo semplice. Ma anche coloro che partecipano seguendo le logiche del play to earn, utilizzano la piattaforma per creare eventi e meeting virtuali con avatar fotorealistici e i destinatari finali delle esperienze pubblicate.
Si tratta di fenomeni che, per loro natura, hanno una portata globale. Per una startup italiana, questo comporta il vantaggio di avere diretto accesso a un pubblico su scala mondiale. C’è però l’altra faccia della medaglia: anche la competizione è globale e quando si tratta di finanziamenti, l’Italia non brilla per dimensioni o numerosità dei round. È dunque vero che blockchain, metaverso e Web3 rappresentano importanti opportunità di investimento e alcuni operatori lo riconoscono, ma va considerato che i nostri founder si trovano in un’arena dove i loro pari stranieri entrano nel mercato avendo alle spalle round ben più consistenti.
La volatilità e la ciclicità del mercato crypto è un fenomeno noto. Ogni progetto di questo ambito che abbia la fortuna di cavalcare il momento di rialzo del mercato, il bull market, dovrebbe gestire le proprie risorse in modo da accumulare abbastanza cassa per superare la fase opposta di calo dei prezzi, il bear market. Fase che può durare anche oltre tre anni. Le società che non seguono una prassi simile non sopravvivono in questo mercato.