Negli ultimi giorni si parlava di Big Tech come Amazon interessate a comprare
Non sono mesi facili per Peloton. Se nel 2020, soprattutto a causa dei lockdown che hanno rivoluzionato le abitudini di molti, gli ordini di cyclette e tapis roulant smart con allenamenti in streaming erano esplosi, successive vicende hanno ridotto i piani di espansione dell’azienda. Nelle scorse settimane vi parlavamo di uno stop della produzione dei macchinari per il fitness domestico e di possibili licenziamenti. Tutto questo è stato confermato: l’azienda interromperà il rapporto con 2800 dipendenti e il Peloton Output Park in Ohio non vedrà mai la luce (400 milioni di dollari annunciati per costruire la fabbrica). Tra le cose attesa da investitori e dal mercato, sono arrivate anche le dimissioni dell’amministratore delegato John Foley, che ha ricoperto l’incarico per tutti i dieci anni di vita di Peloton. Lui rimarrà come presidente esecutivo, mentre l’ex CFO di Spotify, Barry McCarthy, prenderà il suo posto.
McCarthy, come si legge sulla stampa di settore, è l’uomo dietro all’offerta pubblica iniziale di Spotify, che ha permesso nel 2018 all’ex startup svedese – ne stiamo parlando parecchio in questi giorni – di quotarsi in Borsa. E non è l’unica Big Tech in cui ha operato: l’uomo ha iniziato la sua carriera in Credit Suisse negli anni ’80; è passato poi a Music Choice come CFO, per trasferirsi a Netflix (anche qui ha seguito il percorso di quotazione). Arriva nel 2022 a Peloton con la società che ha visto crollare il proprio valore da 50 miliardi di dollari a meno di 10.
Peloton resta tuttavia un’azienda che ha fatto da apripista nel mondo dello sport e del fitness. Al punto che la sua situazione attuale avrebbe spinto diverse aziende – Amazon, Nike e Apple, specifica The Verge – a interessarsi per una possibile acquisizione. Qualsiasi operazione dovrà comunque passare dalla decisione dell’ex Ceo Foley, che controlla l’80% del voting power nel consiglio. «Dalla fondazione di Peloton, abbiamo fatto crescere questo marchio per coinvolgere e motivare una community fedele di oltre 6,6 milioni di membri – ha detto Foley – Sono incredibilmente orgoglioso di aver lavorato con compagni di squadra di talento nel corso degli anni che mi hanno aiutato a costruire Peloton».