Countdown SIOS23 Winter. In vista del nostro StartupItalia Open Summit del 21 dicembre, prosegue il viaggio tra le realtà presenti negli spazi di Palazzo Mezzanotte di Borsa Italiana a Milano per incontrare investitori, PMI e grandi aziende. Oggi andiamo alla scoperta di DigiPet
In avvicinamento al nostro appuntamento con SIOS23 Winter, il 21 dicembre al Palazzo della Borsa di Milano, abbiamo incontrato alcune delle startup che parteciperanno all’Innovation Village, il corner dove i player dell’innovazione possono incontrarsi, conoscersi, stringere relazioni, raccontarsi al pubblico e, perché no, dare vita a un concreto cambiamento. Un luogo personalizzabile dedicato non solo alle startup, ma a tutti i protagonisti che hanno collaborato alla crescita dell’ecosistema a livello nazionale: PMI, corporate, investor, VC, incubatori, acceleratori, università, business angels, dove favorire lo scambio e le connessioni con incontri one-to-one, workshop, matching, networking, mentoring e molto altro. Tra le realtà che occuperanno questo spazio durante il nostro Open Summit ci sarà DigiPet, startup che si occupa del benessere dei nostri amici a quattro zampe. Al team abbiamo chiesto di rispondere a una serie di domande per capire meglio la mission dell’azienda e perché ha deciso di partecipare a #SIOS23 Winter.
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Come è nata la vostra idea di impresa?
Da un’intuizione del nostro CEO e founder, Armidoro Dell’Elce, che avendo cani e gatti in casa si è domandato come poter migliorare il loro benessere, dato che non parliamo la stessa lingua e spesso non sappiamo come rispondere alle loro richieste e bisogni. La startup è nata nel 2021, e grazie a un periodo di incubazione in “Lazio Innova” abbiamo potuto realizzare i primi prototipi nei laboratori di FabLab e validare l’idea.
Da chi è composto il vostro team e quali sono le competenze più richieste nella vostra attività?
La nostra squadra è composta da sette persone. Oltre al CEO, ci sono Valentina Ciacci, cofounder che si occupa dei vari aspetti finanziari e delle risorse umane, Valentina Vagheggi, medico veterinario, Marco Pellegrini e Francesco Maria Ioppolo, che si occupano della parte IT, Giulia Dominici, ingegnere biomedicale, Daniele Cristofanilli, industrial designer. Attualmente siamo anche alla ricerca di nuove competenze nell’ambito biomedicale, della medicina veterinaria e dello sviluppo hardware e software.
Quale pensate sia la caratteristica in grado di distinguere il vostro progetto da realtà simili e competitor?
I competitor attualmente sul mercato sono tutti stranieri e sono focalizzati su sistemi di distribuzione automatica di cibo. Noi ci occupiamo di rilevamento dati e parametri vitali, che vengono analizzati ed elaborati dal nostro software di intelligenza artificiale per supportare il proprietario e il veterinario nella diagnosi. I dati che raccogliamo vengono salvati nella cartella clinica del PET e sono sempre aggiornati 24 ore su 24. Inoltre, abbiamo sviluppato un’app per dispositivi mobili, brevettata, per ricevere notifiche, alert e suggerimenti sulla giusta alimentazione, le attività, la prevenzione e il benessere dell’animale. Tutta la nostra architettura, sia hardware che software, è brevettata.
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Avete già lanciato dei round o avete intenzione di farlo
Non abbiamo ancora lanciato dei round ma intendiamo farlo e SIOS23 Winter rappresenta per noi l’occasione giusta. Stiamo cercando di avviare un pre-seed con obiettivo 200K da utilizzare per internazionalizzare il brevetto, avviare la produzione e accrescere il team.
Siete sul mercato italiano o anche internazionale?
In questa prima fase ci siamo concentrati sul mercato italiano, rivolgendoci ai proprietari di cani di piccola taglia che in Italia sono 5 milioni, per un valore di mercato che si aggira sul miliardo e mezzo di euro.
Quali sono i vostri prossimi obiettivi e che cosa vi spinge a partecipare allo StartupItalia Innovation Village?
Cerchiamo dei partner finanziari e industriali che ci permettano di raggiungere presto il mercato. Anche per questa ragione parteciperemo all’evento.
Nel prossimo SIOS23 Winter si parlerà di “intelligenze” e “persone”. Che significato hanno questi due macrotemi dal vostro punto di vista?
Per noi questi macrotemi sono importanti: il nostro progetto è focalizzato proprio sul semplificare la vita ai nostri amici a quattro zampe ma anche quella di coloro che se ne prendono cura dando voce ai nostri PET con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale.