Scopri le storie di innovatrici e innovatori, venture capitalist e Unstoppable Women. Per tutto agosto la serie “The Best of” il giovedì e il sabato su StartupItalia
Il mese di agosto si arricchisce di un nuovo appuntamento per i lettori di StartupItalia. Ogni giovedì e sabato il nostro magazine lancia “The Best of”, ossia il meglio delle interviste realizzate negli ultimi mesi per tre rubriche molto seguite dalla nostra community. Al giovedì si alterneranno le puntate dedicate ai protagonisti del Venture Capital con le storie degli Italiani dell’altro mondo. Il sabato, come da tradizione, è il giorno delle Unstoppable Women. Buona lettura e buona ispirazione!
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Paolo Privitera
Non potevamo non partire dal primo episodio della rubrica italiani dell’altro mondo. Paolo Privitera, classe 1977 e nato a Venezia, è un italiano che vive da parecchi anni negli Stati Uniti, in Silicon Valley. È arrivato Oltreoceano dopo una laurea in Informatica alla Cà Foscari e già un bagaglio imprenditoriale notevole. Ha fondato la sua prima azienda nel 1994, a 16 anni. «Costruivo siti web – ci ha raccontato – in tutto 250 tra Vicenza e Venezia. Ancora oggi alcune di queste realtà si ricordano di me e mi ringraziano». Trasferitosi nel 2002 in America, poco dopo lo scoppio della bolla delle dot.com, ha continuato a fare impresa nel digitale, vivendo in prima persona i momenti di crescita e di crisi globale nel luogo forse più famoso al mondo per l’innovazione. Come Ceo di Evensi ha partecipato alla exit con Events.com e oggi rappresenta una delle figure di riferimento per quelle persone che vogliono scoprire le opportunità per fare business in California.
Irene Mingozzi
Restiamo in Silicon Valley, dove abbiamo incontrato un’altra figura che fa da ponte tra l’Italia e gli USA. Irene Mingozzi, originaria di Forlì, è senior associate di Lombardstreet Ventures, un fondo di Venture Capital fondato sempre da italiani a San Francisco. Per quanto in crisi da tempo, il modello della California continua ad attirare talenti. «Sono arrivati tantissimi giovani. Founder di 19 anni che hanno costruito business attorno al web3 per fare una rivoluzione. Di recente abbiamo visto anche un’ondata sull’intelligenza artificiale con figure più mature. D’altra parte in Silicon Valley i founder sono tutti CTO. Non esiste un CEO che non sia anche un tecnico». Mingozzi è anche co-autrice di una newsletter disponibile su Substack – Silicon Valley DoJo – nella quale dà consigli e fa cultura sull’innovazione.
Alessandro De Sario
Dagli Stati Uniti alla Spagna, per la precisione a Madrid, dove abbiamo incontrato Alessandro De Sario, Ceo di TherapyChat, startup che si occupa di salute mentale, con un SaaS dedicato agli psicologi. Classe 1987, nato a Torino, De Sario ha lavorato in Rocket Internet a Berlino, viaggiando in tutto il mondo. «In tante situazioni della mia vita mi sarebbe piaciuto parlare con uno psicologo, ma alla fine non ci sono mai riuscito – ci racconta -. Non trovavo un’app, anche soltanto una directory». In più i suoi frequenti spostamenti in giro per il mondo rendevano le cose ancor più complicate.