Sono le realtà selezionate da VeniSIA – Venice Susainability Innovation Accelerator
Dalla macchina che trasforma i rifiuti indifferenziati in scaglie di materie prime al sistema per il rilevamento ultra-veloce degli incendi boschivi. In tutto sono 11 le aziende innovative che avranno la possibilità di accedere alla fase di accelerazione di VeniSIA – Venice Susainability Innovation Accelerator. Il percorso, di cui vi avevamo parlato anche su StartupItalia, si è proposto di individuare le startup più interessanti e attive nel campo nella transizione ecologica. «Dopo un’accurata selezione di progetti provenienti da tutto il mondo e una prima fase di formazione online, finalmente accogliamo a Venezia, in presenza, i giovani talenti che qui lavoreranno su soluzioni che mettono al centro le tecnologie 4.0» ha spiegato il professor Carlo Bagnoli, Direttore Scientifico del progetto. Andiamo a vedere quali sono le idee che hanno convinto di più.
Startup e transizione ecologica. Quante sfide
Grycle (Italia) è una macchina che trasforma i rifiuti indifferenziati in scaglie di materie prime, che vengono separate automaticamente per essere riutilizzate nei processi di trasformazione industriale al fine di ridurre il volume dei rifiuti di oltre il 90%. Questo è possibile grazie a un modulo di intelligenza artificiale che permette a Grycle di imparare gradualmente a riconoscere nuovi materiali ed evitare la separazione manuale.
Energy Dome (Italia) è una società innovativa nell’ambito dell’energia pulita che ha sviluppato una tecnologia dirompente che utilizza CO2 per creare riserve di stoccaggio di energia della durata di 4-24 ore, con l’obiettivo di massimizzare l’utilizzo di energia rinnovabile, ridurre la dipendenza da combustibili fossili e consentire la transizione verso un’economia a zero consumi.
CarboREM (Italia) progetta e costruisce impianti industriali innovativi per il trattamento di detriti fognari e rifiuti organici (cioè la frazione organica dei rifiuti urbani e dei rifiuti agroalimentari). L’azienda sta progettando impianti di piccole dimensioni volti a migliorare l’efficienza energetica dell’impianto esistente abbassando il volume dei detriti e aumentando la produzione di biogas.
Energintech (Italia) è una startup di gestione dell’innovazione con l’obiettivo di trasformare la problematica dei rifiuti e delle biomasse in prodotti energetici ed energia, nel rispetto dell’ambiente e della sicurezza delle comunità e degli operatori.
9-Tech (Italia) è una giovane startup innovativa che studia e sviluppa nuovi processi e impianti per il recupero di metalli strategici dai rifiuti elettronici.
Dryad (Germania) è una startup innovativa che ha sviluppato Silvanet: una soluzione per il rilevamento ultra-precoce degli incendi e per soluzioni di monitoraggio della salute e della crescita di foreste pubbliche e private.
Radoff (Italia) è una startup innovativa che ha sviluppato Radoff LIFE: un dispositivo creato con l’obiettivo di ridurre i rischi generati dal Radon, pulisce l’aria che respiriamo ogni giorno a casa e al lavoro.
U-Earth (Regno Unito) è una società dedicata allo sviluppo, alla produzione e alla commercializzazione di biotecnologie per la decontaminazione e il trattamento di aria, acqua e terreni in applicazioni mediche, industriali e commerciali. Il sistema funziona attraverso unità indipendenti che catturano e distruggono i contaminanti attraverso un meccanismo di bio-ossidazione.
Daze Technology (Italia), fin dal 2016, ha come missione quella di rendere la ricarica quotidiana degli EV comoda, semplice e intelligente. È la prima azienda al mondo ad aver progettato e sviluppato un sistema di ricarica automatica conduttiva: DazePlug. Oltre a DazePlug, Daze Technology offre una gamma di prodotti e servizi per la ricarica dei veicoli elettrici nel settore privato e pubblico. Tutti i sistemi di ricarica di Daze Technology sono prodotti in Italia e ne condividono il raffinato design.
Test1 (Italia) ricerca, sviluppa e prototipa nuove tecnologie innovative per l’industria globale del petrolio e del gas. Il suo core business è incentrato sullo studio di poliuretani e su come questi possono essere utilizzati per affrontare le fuoriuscite di idrocarburi sull’acqua e sulla terraferma.
Next (Italia) è un veicolo modulare che potrebbe essere considerate come il “jolly dei trasporti”. Potrebbe comportarsi come un’auto condivisa o come un taxi, ma anche come un autobus o un van per le consegne dell’ultimo miglio, o un camion per le lunghe distanze, o un hub per passeggeri e merci senza trasbordo esterno. Una flotta elettrica flessibile non stop, autoguidata da algoritmi.