Gli under 30 hanno votato per restare nella Ue. Una generazione il cui futuro è stato deciso da qualcun altro
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Dal premier Cameron al franco svizzero, ecco una classifica di vincitori e vinti dopo il referendum che ha sancito, ai punti, l’uscita degli inglesi dall’Unione Europea
Il voto per la Brexit ha definito una spaccatura generazionale: gli elettori dai 18 ai 49 anni volevano restare nella Ue, gli altri – la maggioranza – per lasciare l’Unione. La generazione Erasmus che ha perso l’Erasmus si è sfogata sui social
Il Regno Unito farà brexit, ovvero lascerà l’Unione Europea. E mentre esplode il dibattito anche il mondo delle startup e delle fintech inizia a dividersi
Il 23 giugno il Regno Unito vota il referendum sulla Brexit, cioè sull’uscita dall’Unione Europea. Se dovesse vincere il “sì” all’uscita, ci sarebbero ripercussioni anche nel mondo accademico e particolare nel programma Erasmus. Che, per gli studenti inglesi, non sarebbe più attivato
Nei campus universitari del Regno Unito molti studenti provano a catturare l’attenzione dei propri coetanei sul referendum del 23 giugno. E lo fanno con giochi di ruolo e preservativi gratis
Intervista a Paolo Galvani, co-founder della startup italiana MoneyFarm, dopo la presentazione ufficiale al pubblico londinese (davanti a Financial Times, Bloomberg e l’Economist)
L’addio del Regno Unito all’Ue (Brexit) potrebbe costare 100 miliardi di sterline e 1 milione di posti di lavoro. Il fintech reggerà, ma in molti potrebbero andar via
8 startup su 10 dicono che in Europa si sta meglio: mercato più grande, capacità di attrarre talenti, mercato del lavoro più ampio. Ma chi vuole andare via accusa l’Ue di avere troppa burocrazia